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"La vittoria dei Mondiali di Moto Gp rappresenta l'eccellenza dell'italianità: Bagnaia ha vinto non con forza e potenza, ma con abilità e know how italiano e dimostra la quintessenza dell'italianità. E' come se la Sampdoria avesse vinto la Champions League".

Parole di Daniela Santanché, Ministro del Turismo, a margine di Eicma, esposizione universale delle due ruote alla Fiera di Milano.

Probabilmente il commento della Santanché voleva essere un complimento, sia a Bagnaia che alla Ducati e alla Sampdoria stessa. Ma la frase, pronunciata in questo momento così difficile per la società e la squadra blucerchiate, somiglia tanto ad una gaffe, se non ad una (magari involontaria) presa in giro.

Peraltro, il trionfo di Bagnaia e della Ducati meriterebbero di essere sottolineati per quello che sono: un successo di un centauro e di una moto italiani. Un ottimo pilota ed un'azienda prestigiosa. Così come prestigiosa è la Sampdoria, che in finale di Champions League ci arrivò pure nel 1992.

Traguardi, internazionali, che probabilmente la Santanché non ha mai raggiunto.

“E’ troppo presto per mollare, ci sono tantissime partite e noi troveremo il modo per uscirne. Come? Non voglio prendere in giro nessuno, non dico bugie, ma io non mollo e  più diventa difficile, più prenderò decisioni difficili e concrete”.

Così l’allenatore della Sampdoria, Dejan Stankovic, dopo la sconfitta con la Fiorentina ed in vista del doppio appuntamento, domani sera a Torino contro i granata e sabato alle 18 al “Ferraris” contro il Lecce, concorrente diretto per la salvezza.

A quali decisioni alludesse Stankovic nell’intervista post gara è difficile capirlo, anche perché in questo momento i margini di azione del tecnico sono piuttosto ristretti a causa di squalifiche ed infortuni: Leris è fermo per un turno, Amione convalescente dalla frattura al setto nasale, Winks fresco di operazione alla caviglia, De Luca lungodegente, Pussetto infortunato, Sabiri e Verre acciaccati.

Certo, anche alcune scelte di Stankovic hanno lasciato perplessi, Rincon e Gabbiadini in panchina con la Fiorentina, per quanto motivati dalla necessità di effettuare rotazioni per via degli impegni ravvicinati, sono parse forzature. Ma guardare indietro è inutile.

La Samp deve cercare di fare un punto a Torino e poi di battere il Lecce in casa, sfatando il tabù “Ferraris”. Dopo, ci sarà la lunga sosta per il Mondiale in Qatar ed anche l’allenatore avrà il tempo di riordinare le idee, confidando magari nel recupero a gennaio di qualche elemento.

Difficile che possa arrivare dal mercato, salvo clamorosi colpi di scena sotto l’aspetto societario, dove si muove poco o nulla: dalla cordata Di Silvio-Stanchi-Console-Metta-Al Thani-Bonetti (coloro che hanno parlato apertamente di questa trattativa) non è tuttora pervenuta al Trustee Vidal alcuna richiesta di apertura della data room. Dal fronte anglo-americano si registra per ora solo qualche nuovo abboccamento ma del tutto preliminare.

Quindi, bisogna andare avanti così, serrando le fila per i prossimi quattro, lunghissimi giorni. Poi, si tornerà a ragione a bocce ferme e quello che scatterà a gennaio potrà essere considerato come un nuovo torneo.

 

 

LA SPEZIA - Lo Spezia di mister Gotti scenderà in campo al Picco, davanti ai suoi tifosi, nella giornata di martedì alle ore 18.30 contro l'Udinese di Sottil, in una partita di fondamentale importanza per il futuro, valida per la quattordicesima giornata di Serie A 2022/2023.

Due rientri fondamentali nell'elenco dei convocati per la maglia bianca, c'è infatti il ritorno di Dimitrios Nikolaou dopo la squalifica, con il Greco pronto a riprendersi il posto da titolare in difesa, ma soprattutto quello di Simone Bastoni dopo più di un mese, il quale, come annunciato da Gotti in conferenza, potrebbe prendere parte alla gara soltanto a partita in corso, dati i soli 2 allenamenti nelle gambe. Ancora out invece Emmanuel Gyasi che verosimilmente rientrerà ormai solo dopo la sosta, così come Viktor Kovalenko.

La sensazione principale, è che mister Gotti vada verso la conferma del 3-5-2:

In difesa potrebbe ricomporsi il solito terzetto, davanti all'insostituibile Dragowski, con il rientro di Nikolaou come braccetto a sinistra, Kiwior nuovamente al centro e Ampadu sulla destra.

A centrocampo piovono solo conferme, anche perché le eventuali riserve non hanno dato grandi certezze al tecnico di Adria, ed ecco quindi il trio composto da Bourabia in mediana, con Ekdal a sinistra e Agudelo a destra. Sugli esterni dovrebbe esserci il rientro di Reca a sinistra, con il solito Holm schierato come quinto a destra.

In attacco, oltre all'insostituibile Nzola, è in corso un ballottaggio a tre che vede protagonisti Verde, Maldini e Strelec, con il primo in leggerissimo vantaggio sugli altri due.

La probabile formazione:

SPEZIA (3-5-2): DRAGOWSKI / NIKOLAOU, KIWIOR, AMPADU / RECA, EKDAL, BOURABIA, AGUDELO, HOLM / VERDE, NZOLA

 

Il secondo ko della stagione dopo Palermo, sorprende Alexander Blessin che giudica negativamente la prestazione dei rossoblu battuti dalla Reggina che sale al secondo posto appaiando proprio il Grifone. Il tecnico tedesco si aspettava una partita diversa in tutti i sensi: “Subendo gol dopo un quarto d'ora, non abbiamo trovato molti spazi e abbiamo creato poco. E anche nel secondo tempo non siano stati lucidi. Sono molto deluso. La squadra non mi è piaciuta, ma anche questa è la serie B. E' mancata un po' di grinta e mentalità, non abbiamo lottato perdendo molti contrasti. La Reggina? Mi aspettavo il match che ha fatto, il problema è che noi siamo stati troppo lenti, non siamo riusciti a sfruttare gli spazi che qualche volta ci hanno concesso. Abbiamo sbagliato troppo, compreso nei due gol subiti, insomma abbiamo fatto male. Si è ripetuta la partita di Palermo, devo capire il perché”.

Le immagini della due giorni di Albenga, un altro successo per gli organizzatori della Sport Infinity ed un altro successo per Maurizio Rossi e Giorgio Genovese con la Subaru Legacy dopo quello ottenuto al Rally di Salsomaggiore Terme.