Vai all'articolo sul sito completo

GENOVA - "Ho cominciato a correre a 72 anni, prima correvo in bicicletta, poi ho avuto un incidente abbastanza grave e mia moglie, che a quel tempo c'era ancora, mi ha detto basta. Così mi sono messo a correre, ecco perché ho iniziato". Così Giuseppe Damato, 88 anni e campione italiano categoria Master over 85 nella Mezza maratona di Genova, che ieri ha visto vittorie straniere e oltre 5.000 corridori percorrere le strade del capoluogo ligure per la prova.

La gara maschile ha visto un’aspra lotta tra corridori africani con Jena (Runrace) che alla fine ha debellato la resistenza del connazionale e compagno di colori Gishe Abdi Wako, staccato di appena 3”. Tempo finale dell’etiope 1h05’08”. Terza piazza per il kenyano Simon Mwangi Waithira (Run2gether) a 14” davanti al marocchino dell’AT Running Lhoussaine Oukhrid, a 24”. Quinta posizione per il primo italiano, Simone Peyracchia (Pod.Valle Varaita) a 5’01”.

"Ho vinto 7 maratone, molte mezze e tante altre gare. Per il futuro? Conto di correre ancora per dieci anni"

La Mezza porta gli atleti a vedere alcuni punti della città, i più panoramici, ma anche quelli che non sono solitamente dedicati ai pedoni, come la Sopraelevata. "A Genova sono venuto parecchie volte. Ho corso questa gara anche nel 2019, poi sono venuto principalmente come turista insieme a mia moglie. È una città bellissima, forse un po' meno di Torino, però sono di parte".

 

LA SPEZIA - L'attacco dello Spezia arranca e i gol derivanti da trame di gioco stentano ad arrivare. Anche quando la mole di gioco prodotta risulta notevole, rilevanti sono le difficoltà in fase realizzativa di una squadra che ha segnato soltanto 31 gol in 33 partite di campionato.

Vista la situazione di classifica piuttosto delicata, è evidente che non importi tanto il marcatore quanto i tre punti finali, ma le lacune di questa squadra negli ultimi 16 metri sono lampanti.

A peggiorare ulteriormente la delicata situazione sarà l'assenza per squalifica di Falcinelli al Picco contro la Sampdoria. Arrivato dal Modena nel mercato di gennaio, l'attaccante classe '91 è sempre risultato prezioso in fase di possesso e sponde ai compagni fin qui, ma il dato zero reti segnate spicca in negativo ed è emblematico della stagione della squadra in maglia bianca.

Tuttavia, i suoi sostituti Moro ed Esposito non hanno mai fornito grandi rassicurazioni, mentre Di Serio dovrà essere nuovamente valutato in settimana dopo aver accusato un risentimento nel riscaldamento del match di Parma. 

 

Otto sconfitte casalinghe sono davvero troppe per la Sampdoria. In questa stagione gli uomini di Pirlo non sono riusciti a far valere il fattore campo nonostante un pubblico importante.

Ieri un altro ko, questa volta con un Sudtirol capace di prendere addirittura sei punti in campionato ai blucerchiati. Una brusca frenata che indubbiamente ha portato delusione tra i tifosi che pregustavano un altro salto in avanti classifica. Ora toccherà a Pirlo riordinare le idee e dedicarsi alla prossima sfida sul campo di un Spezia alla disperata ricerca di punti salvezza.

 

Alle Piscine di Albaro di Genova la Pro Recco si arrende ai rigori perdendo la finalissima di Coppa Italia per la prima volta dopo undici anni di vittorie  consecutive. Vince l’An Brescia in una finale bellissima chiusasi sul 10-10 dopo quattro tempi spettacolari e tiratissimi, le calottine bresciane si sono imposte 16-15 dopo i tiri di rigore. A segno Irving, Faraglia, Dolce, Balzarini, Del Basso e nuovamente Irving; decisiva la parata di Tesanovic che ipnotizza Fondelli.