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Gilardino si presenta in sala stampa e apre sul rigore molto contestato dal Grifone che ha deciso la partita: “Io dal campo avevo già capito che non era rigore. Non voglio fare polemiche ma credo che non dovesse essere concesso quel rigore li di Frendrup su Barella. Purtroppo gli episodi decidono le gare”.

Il tecnico rossoblu sorride e preferisce sottolineare la prova del suo Genoa: “I ragazzi hanno fatto una buona prestazione. Sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto proponendo un calcio offensivo fino alla fine con personalità”.

Certo il Genoa dopo la sconfitta truffa col Milan è stato danneggiando sul rigore del 2-0 anche con l’Inter. Per fortuna la classifica è buona ma l’errore e’ stato pesante da digerire. Gilardino dopo il disastro di Lazio-Milan e di Toro- Fiorentina è un signore: “Forse ci vuole più comunicazione tra arbitri e Var dopo una settimana difficile. Ma io vado oltre e penso a lavorare per crescere ancora”.

Anteprima Calcio del 21 febbraio 2024 con il punto su Genoa, Sampdoria e Spezia.

 

 

GENOVA -Il Genoa e le figurine (del Genoa) due passioni senza età che non sembrano non appassire mai: la conferma dall'incontro di stamane in piazza Banchi, nel cuore del centro storico, dedicato ai tifosi rossoblu, e non solo, per scambiarsi le "figu" dei giocatori del Genoa.

Un'idea organizzata dal neo nato club del Genoa, Club Grifoni in Banchi, a cui hanno risposti in tanti, bambini e adulti, papà e figli, nonni e nipoti, perché la fede per il Genoa si tramanda come il desiderio di collezionare gli album delle figurine con i propri campioni, che un tempo potevano essere quelle di Pruzzo e Damiani, e tanti altri ancora, e ora sono di Gudmundsson e di Retegui, l'importante è la passione, intatta, che fa tornare bambini anche se si hanno i capelli bianchi, un amore infinito alimentato dai ricordi come quella per le figurine dei calciatori che si incollano negli spazi vuoti degli album. 

GENOVA - Con il supporto di oltre 4000 tifosi il Genoa domani cerca continuità di risultati contro l’Inter capolista. Il tecnico rossoblu carica la squadra: “Vogliamo continuare a sognare. L’Inter di Inzaghi è incredibile e si meritano gli elogi. Noi vogliamo fare punti e per riuscirci dobbiamo interpretare la gara con grandissimo spirito di sacrificio e umiltà. Cercheremo di rimanere aggrappati al match. I ragazzi si meritano una partita del genere per il percorso che stanno facendo”.

Lautaro e compagni come si fermano? Gilardino sorride: "Dobbiamo andare forte. Il nostro pensiero è che dobbiamo fare il meglio, non c’è ancora una certezza e matematicamente noi dobbiamo fare risultato per raggiungere il primo step dei 40 punti".

Haps, Matturti e Ankeye sono out. L’unico ballottaggio è tra Malinovskyi e Messias. Vasquez è recuperato. Infine con un pizzico di orgoglio il tecnico è felice per il cammino fin qui realizzato con la squadra: “Siamo riusciti a creare un amore intenso fra squadra e tifosi credo sia una delle cose che mi rende più felice e orgoglioso me e i giocatori”.

GENOVA - L’Inter è un rullo compressore viste le tante vittorie di fila fin qui collezionate in campionato. Ma col Genoa i nerazzurri hanno numeri positivi ancora più eclatanti. Il Grifone al Meazza infatti non vince da 30 anni (3-1 con Scoglio in panchina) e nelle ultime nove sfide i rossoblù hanno sempre perso.

Nel 2012 l’unico pari strappato in trasferta. Però con l’1-1 conquistato al Ferraris all’andata il Genoa è l’ultima squadra a non aver perso contro la formazione di Inzaghi. Da lì in poi marcia trionfale per Lautaro e compagni.

Insomma per la formazione di Gilardino si tratta di una missione impossibile, ma in fondo il Grifone che sarà seguito da circa 4000 tifosi, non ha nulla da perdere in un match di valore internazionale in tutto e per tutto.