Lavori in corso per la realizzazione delle nuove case di comunità di Genova. Nelle intenzioni della Regione sarranno il punto di riferimento per i cittadini, dove trovare cure, prevenzione e assistenza senza dover ricorrere ai grandi ospedali. In questi giorni l'assessore alla Sanità di Regione Liguria Massimo Nicolò ha voluto visionare di persona lo stato di avanzamento dei cantieri finanziati dal Pnrr.
Prima quelli della Valpolcevera con un sopralluogo nei principali presidi territoriali, dalla Casa di Comunità Spoke e Ospedale di Comunità del Celesia alla Casa di Comunità Hub Valpolcevera (ex Trucco). Tutte le nuove strutture sanitarie, conferma la Regione, saranno pronte entro marzo 2026 in modo da rispettare i tempi scanditi dal Pnrr. La casa di Comunità Spoke del Celesia a Rivarolo ospiterà un ambulatorio infermieristico, e poi la Cardiologia, l'Urologia, l'Ortopedia e molti altri specialisti. La Casa della Comunità Hub Valpolcevera avrà al suo interno anche un medico per le cure domiciliari.
Poi è stata la volta del sopralluogo alla Casa di Comunità di Via Archimede e di quella di via Assarotti: qui i lavori sono più avanti. Tra qualche settimana quella di via archimede verrà l'aepertura definitiva: all'internoun Punto prelievi, l'Anagrafe sanitaria, il Sistema di prenotazione delle visite e le Attività del Medico di Distretto oltre ai Servizi infermieristici. Entro la fine dell'anno aprirà anche quella di via Assarotti in centro.
Tra quelle già in funzione c'è invece la casa di Comunità di Struppa: qui in tre mesi di attività sono state erogate circa 10mila prestazioni. Sul fronte della specialistica ambulatoriale, sono state effettuate oltre 2.500 visite, la Continuità Assistenziale ha effettuato oltre 500 interventi domiciliari solo tra febbraio e metà maggio.
“Questi risultati dimostrano quanto la sanità di prossimità sia fondamentale per rispondere in modo concreto, tempestivo e umano ai bisogni dei cittadini - ha commentato l’assessore alla Sanità Nicolò -. La Casa di Comunità di Struppa è oggi un esempio virtuoso di come il territorio possa diventare un punto di riferimento reale per la salute pubblica”.
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