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Sanità

Secondo il prof. Giancarlo Icardi il picco nei primi dieci giorni del 2026
3 minuti e 13 secondi di lettura
di Tiziana Oberti
Ogni giorno, sui pazienti con sintomi respiratori acuti, 30 medici utilizzano test rapidi antigenici forniti dall'ateneo

 

In Liguria i casi di patologie respiratorie acute sono in netto aumento: circa 11.000 liguri si ammalano ogni settimana, con la Regione passata da una classificazione “verde” a “gialla” per circolazione virale. Di questi, il 30% – ovvero uno su tre – è colpito da vera influenza, soprattutto dai sottotipi A H1 e H3. I dati provengono da un innovativo progetto del Centro interuniversitario di ricerca sull'influenza dell'Università di Genova. A raccontarlo a Primocanale è il professor Giancarlo Icardi, direttore del Dipartimento di Igiene del Policlinico San Martino e referente dell’Istituto superiore di sanità in Liguria, durante “Il medico risponde”, la trasmissione quotidiana dedicata alla salute e alla medicina in onda in diretta alle 9.30.

La rete di test rapidi con 30 medici di base

Il progetto, coordinato dal Dipartimento di Scienze della salute dell'Università di Genova, coinvolge una trentina di medici di medicina generale distribuiti in quattro zone campione dell'area metropolitana genovese: Valpolcevera, Valbisagno, Levante e Centro. Ogni giorno, sui pazienti con sintomi respiratori acuti, i medici utilizzano test rapidi antigenici forniti dall'ateneo, capaci di distinguere i sette virus respiratori principali.

"Noi, come Centro interuniversitario di ricerca sull'influenza dell'Università di Genova, quindi la sede del nostro Dipartimento di Scienze della salute, in stretta collaborazione con i medici di medicina generale che operano sul territorio – spiega il professor Giancarlo Icardi – da quest'anno abbiamo allestito questa rete in cui, sull'area metropolitana genovese, praticamente in quattro zone della città che rappresentano a campione la popolazione di Genova, sono distribuiti una trentina di medici di medicina generale che quotidianamente, sui pazienti che li contattano perché hanno patologie respiratorie acute, hanno a disposizione, fornito da noi dell'Università, uno di quei test rapidi antigenici che li mette in grado di distinguere praticamente sette diversi virus, quelli più frequenti che danno quindi patologie respiratorie".

I virus in circolazione: influenza al 30%, Covid quasi assente

I test rilevano influenza A e B, virus respiratorio sinciziale (VRS), SARS-CoV-2, rinovirus, virus parainfluenzali ed enterovirus. Al momento, l'influenza domina: "I dati aggiornati ci dicono che, sostanzialmente, tra gli assistiti che contattano i nostri medici di medicina generale per patologie respiratorie acute, circa il 30%, quindi uno su tre di quelli a cui viene fatto questo test rapido antigenico, è affetto da vera influenza di tipo A. Soprattutto i sottotipi H1 e H3 sono presenti al 50%, quindi in questo momento abbiamo una co-circolazione di questi due virus e ieri, per la prima volta, i colleghi medici di medicina generale hanno anche evidenziato un caso di influenza di tipo B. Quindi un caso su tre è di vera influenza".

Il Covid è quasi assente, il virus sinciziale si attesta intorno al 5-6%, mentre rinovirus e simili coprono il restante 60%. In numeri assoluti, si parla di circa 11.000 casi settimanali in Liguria:"Non abbiamo in questo momento sul territorio praticamente circolazione di SARS-CoV-2, cioè il virus che provoca il Covid. Abbiamo una leggera circolazione – leggera vuol dire praticamente non più di un 5-6% di casi – di virus respiratorio sinciziale, e questi sono i tre virus che circolano di più. Abbiamo invece tanti casi di virus di stagione, quindi rinovirus, virus parainfluenzali ed enterovirus, che rappresentano più o meno il rimanente 60% dei casi di patologie respiratorie acute. Il tutto, tradotto in numeri assoluti, ci dice che mediamente, ogni settimana, in questo momento di bassa circolazione dei virus influenzali, circa 11.000 liguri si ammalano di una patologia respiratoria acuta".

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Previsioni: picco tra Capodanno e inizio 2026

Il picco influenzale è atteso nei primi giorni del 2026: "Basandoci su questi dati e parlando ovviamente della nostra Liguria, che – come dicevo – rispetto alle quattro settimane di anticipo che abbiamo in Piemonte e in Lombardia vede un anticipo meno marcato, cioè intorno a due settimane, ci aspettiamo che il picco dovrebbe essere intorno alla prima settimana dell'anno nuovo, diciamo nei primi dieci giorni del 2026".

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