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Sanità

Sobrio da due anni e sei mesi grazie al Serd e al club degli alcolisti in trattamento
3 minuti e 37 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

"Sono un recidivo, ci sono ricaduto per una birretta che sembrava innocua ma ora sono due anni e sei mesi che non bevo e il giorno che ho smesso me lo sono tatuato". Queste parole di Alessandro a 'People - Cambia il tuo punto di vista' raccontano di un percorso fatto di lotta costante con l’alcolismo, cadute e tentativi di risalita. "Nell'adolescenza inizi a farti le prime birrette e io non ho mai dato peso al fatto che l'alcool potesse essere un problema. Nella compagnia la birretta viene sminuita e da una, poi vai a due, a tre, e così finisci che non te ne accorgi e fai consumo quotidiano di alcol".

"Una birra un Capodanno mi ha fatto ricadere nel baratro"

Alessandro racconta come è passato da una fase innocente a una vera dipendenza, arrivata a causargli un gravissimo problema di salute: "Ho avuto una pancreatite acuta, mi hanno operato d'urgenza, è stato tosto, mi sono spaventato, e per due anni e sei mesi, avevo smesso completamente di bere".

Durante quel periodo, Alessandro cambia vita, iniziando a prendersi cura di sé: "Facevo una vita un po’ più salutare poi un capodanno ho bevuto una birretta con gli amici" e da lì è partita una nuova escalation "prima una magari solo nel week end, poi nella quotidianità fino ad arrivare a non pensare ad altro".

"Andavo a lavorare solo per poter bere"

Il periodo più buio, racconta, è stato durante il Covid: "Io avevo una focacceria a Varazze, praticamente andavo a lavorare per avere la possibilità di bere, perché io in casa non bevevo, in casa solo acqua, poi una sera cado in motorino e i Carabinieri mi ritirano la patente e mi mandano al Ser.D".

"Il problema è che la prima volta io non mi ero fatto aiutare, io ho smesso per la paura, non ho frequentato club degli alcolisti in trattamento, perchè mi dicevo che ce la facevo da solo, infatti c'ero riuscito, tra virgolette, però basta poco e una finestra che ti frega".

Quella birretta che sembrava innocua in realtà gli ha riaperto la porta della dipendenza: "Mi ha riportato a essere quello che ero prima ma dopo l’incidente e il ritiro della patente, è arrivato un incontro decisivo una dottoressa che mi ha fatto capire che l'alcol era solo la punta dell'iceberg e il problema era a monte".

Per info club alcolisti in trattamento: www.arcat-liguria.com cell. 347-8093255

L'appello: "Fatevi aiutare"

Alessandro oggi è cambiato, si sente "un’altra persona adesso, vivo un’altra vita. Apprezzo, per esempio, il venire qua stasera, per me prima sarebbe stata utopia, per la vergogna che provavo. Invece adesso mi sento forte".

La sua testimonianza è sincera, un invito rivolto soprattutto ai giovani: "Spero di aiutare anche ragazzi che come me sono partiti con una birretta e poi ti ci trovi dentro, e uscirne è veramente difficile. Fatevi aiutare veramente dal Ser.D, se avete un club andatene a parlare. Solo un giorno, una sera, andate lì e sentite cosa dicono. Fidatevi che ne vale la pena".

Alessandro ci tiene poi a sfatare l’idea stereotipata che questi centri siano luoghi negativi: "Il Ser.D non è un posto brutto che tutti dicono, è un posto bellissimo con persone che ti seguono, professionisti, sei seguito dalla A alla Z con persone che ti aiutano. Non è come si dice là ci sono i tossici e gli alcolizzati. No, non è vero. Là va quello che ha il problema, quello che ha la dipendenza e viene aiutato e fidatevi ne vale la pena".

Cosa fa ARCAT Liguria?

ARCAT Liguria è un’organizzazione di volontariato che supporta chi lotta contro l’alcolismo e le loro famiglie, offrendo un percorso di riabilitazione basato su un approccio ecologico-sociale. I club degli alcolisti in trattamento, con la loro autonomia e vicinanza alle comunità locali, rappresentano il cuore dell’associazione. Qui il lavoro si concentra sul “qui ed ora”, affrontando le situazioni concrete di ogni partecipante e promuovendo un reale cambiamento nello stile di vita non solo della persona colpita dalla dipendenza, ma di tutta la famiglia. Un approccio inclusivo con molteplici corsi di sensibilizzazione e aggiornamento per chi decide di diventare “servitore-insegnante” nei club.

Per info: www.arcat-liguria.com cell. 347-8093255

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