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Sanità

Il tumore al pancreas potrebbe diventare nei prossimi dieci anni la seconda causa di morte nei paesi occidentali
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Facciamo luce sul tumore al pancreas: è il messaggio che quest'oggi campeggia in piazza De Ferrari, a pochi passi dalla fontana, per ricordare che il 17 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale per la sensibilizzazione sul tumore al pancreas. Per questo per tutta la giornata la fontana si colora di viola.

Quello al pancreas è un tumore subdolo e pericoloso, oggi considerato la quarta causa di morte al mondo che purtroppo potrebbe arrivare a diventare la seconda causa di morte nei prossimi dieci anni, almeno in Occidente. In Italia i numeri parlano chiaro: 2mila casi in più in 5 anni - dal 2015 al 2020 - con un totale per quest'ultima data di 14300 nuove diagnosi. I più colpiti sono gli uomini dai 65 ai 69 anni e le donne dai 75 ai 79.

La richiesta di illuminare di viola i monumenti - non solo a Genova ma in tutto il mondo - arriva dall’associazione Nastro Viola, che ha lanciato anche nel 2022 la campagna di sensibilizzazione nazionale 'Facciamo luce sul tumore al pancreas': "Chiediamo di illuminare con il colore viola edifici pubblici e privati per portare l’attenzione su questa grave patologia", si legge sul sito dell'associazione.

Ancora una volta, come accade per tutte le patologie e tutte le forme tumorali, è necessario far sì che le diagnosi siano sempre più precoci e le terapie più efficaci, ma anche promuovere la corretta prevenzione tra la popolazione, invitando tutti ad adottare stili di vita corretti.

Per promuovere e sostenere la ricerca scientifica sul tumore al pancreas, l'associazione Nastro Viola organizza diverse iniziative di raccolta fondi. Tra queste, la corsa Nastro Viola Challenge: si può effettuare ovunque in Italia, basta iscriversi sul sito nastroviola.org, scegliere se affrontare la corsa competitiva o quella non competitiva, e una volta ricevuta la maglietta si possono mandare foto e video della propria impresa. La corsa si potrà fare tra il 4 e il 18 dicembre, e al posto della quota di iscrizione i soldi versati serviranno a finanziare la ricerca.

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