Vai all'articolo sul sito completo

Sanità

Il nuovo vaccino che copre le varianti sarà disponibile non prima del mese di novembre
2 minuti e 0 secondi di lettura
Il tuo browser è obsoleto.

Riconosciuto in Italia il primo caso di covid "Centaurus", della famiglia Omicron. Ma per le nuove varianti, spiega l'infettivologo Emanuele Pontali a Primocanale, il vaccino non arriverà prima di novembre. Anche se il numero di casi di covid sembra sotto controllo con un deciso caso negli ultimi giorni, i ricoveri restano alti. E il rischio è che aumentino ulteriormente con l'autunno. Per questo è necessario vaccinarsi: per i fragili, sostiene Pontali, è come un "tentato suicidio".

"Il dilemma è tra attendere o fare subito. Ma attendere il vaccino mirato sulle prime Omicron sta diventando qualcosa di molto lontano. Inizialmente si parlava di settembre, ora è stato spostato a novembre", dice il direttore di malattie infettive del Galliera di Genova.

Ma chi deve vaccinarsi subito senza attendere il nuovo vaccino? "Il principio è questo: quanti più anni ho e quante più patologie ho, prima devo fare il vaccino. Se ho delle patologie o segui terapie che mi immuno-deprimono, se ho la somma di tanti problemi è meglio subito piuttosto che aspettare".

"Rispetto a qualche settimana fa, quando ci dicevamo che valeva la pena di aspettare settembre per le varianti, ricordiamo che ora questo vaccino con le varianti viene allungato in là. Certo, non coprirà le varianti appena uscite ma sicuramente dà una risposta lievemente diversa contro le varianti che già sono circolate", spiega Pontali.

"Ci aspettiamo che possano emergere ulteriori varianti in futuro ed è anche per questo che si è rallentato un po' l'entusiasmo di cercare per forza dei vaccini che siano perfetti per l'ultima variante uscita. Tempo che si produca a livello industriale ed è già uscita una nuova variante. Ci aspettiamo che ne possano uscire ancora, in congiunzione anche con la stagionalità". 

"Il covid vero, quello con la polmonite e l'insufficienza respiratoria rappresenta una proporzione che viaggia tra il 20 e il 25 per cento dei ricoverati. Questo vuol dire che c'è bisogno di vaccinarsi. Noi continuiamo a veder ricoverate persone che hanno la polmonite grave e sono o fragili che non hanno risposte oppure persone che non si sono mai vaccinate. E questa è una preoccupazione di sanità pubblica perché queste sono le persone che ancora si ammaleranno in autunno. Rispetto a una vaccinazione che non ha significativi effetti collaterali è sorprendente come ancora tante persone non si siano vaccinate o non abbiano fatto booster. Noi continuiamo a ricoverare chi non ha fatto la terza dose, sono fragili per l'età o per le loro patologie. E' un tentato suicidio rimandare la vaccinazione", conclude Pontali.

ARTICOLI CORRELATI

Domenica 31 Luglio 2022

Covid, Liguria: meno positivi, più ricoverati, vaccinazioni quasi ferme

Continua il progressivo calo dei positivi al covid in Liguria. i contagiati attualmente sono 20511, 498 in meno rispetto a ieri. Una settimana fa erano 23647. Ma al calo dei positivi non corrisponde la diminuzione degli ospedalizzati: sono 476 (10 in terapia intensiva, 2 in più rispetto alle 24 ore
Domenica 31 Luglio 2022

Covid, Bassetti: "Inizio di agosto senza restrizioni è giusto"

Il virologo Matteo Bassetti non ha dubbi: "Questo primo agosto senza restrizioni era inevitabile e anche giusto. E' cosi in tutto il mondo. Non dobbiamo ragionare per restrizioni ma per raccomandazioni". "Bisogna dire alle persone fragili e agli anziani di vaccinarsi, e usare i dispositivi di sicur
Martedì 28 Giugno 2022

Covid, Omicron 5 fa impennare curva contagi: aumentano i positivi nelle rsa

https://www.youtube.com/embed/wvEnBWm0vuo GENOVA - La variante Omicron 5 ha fatto tornare decisamente su il numero di contagi in tutta Italia, Liguria compresa. Non è emergenza perchè i suoi sintomi sono certamente più moderati rispetto alle varianti Covid precedenti e per chi è vaccinato il tutto