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Porto e trasporti

1 minuto e 45 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani
Stazioni marittime di Genova

Nuove voci si aggiungono al dibattito aperto da Primocanale con diverse voci, favorevoli e contrarie. L'ultima forte presa di posizione è arrivata poche ore fa dal cluster marittimo che ha annunciato che diserterà il tavolo di confronto organizzato dal Comune di Genova dopo che si sono sollevate le proteste. 

Tassa sui crocieristi, cluster portuale contro la sindaca Salis

Come più volte abbiamo detto, Primocanale dà voce anche ai cittadini che vivono sopra al porto, raggruppati in comitati, come la Rete di associazioni di San Teodoro, il comitato Porto Aperto, e oggi sentiamo Paolo Merlo, presidente del comitato Rigenerazione Centro Ovest. Merlo lo avevamo conosciuto qualche settimane fa, perchè si è impiantato sul terrazzo della sua casa fronte-porto a Sampierdarena, una centralina per misurare alcuni inquinanti provocati dal fumo delle navi, e non solo. 

"Si investa nell'accoglienza turistica della città, e non solo"

"Stiamo parlando di 3 euro, ricordiamoci che su una nave da crociera una bottiglia d'acqua minerale ha più o meno lo stesso costo, quindi stiamo parlando di una tassa moderata rispetto ad altri porti del Mediterraneo. Faccio un esempio, limite, a Santorini si pagano 20 euro a persona nell'alta stagione. Però bene ha fatto la sindaca a pensare ad avere dei fondi da reinvestire sulla città e principalmente sul turismo, perché l'industria turistica, come tutte le industrie, ha il suo impatto sia ambientale sia sulla vivibilità della città.

Abbiamo parlato anche dei fumi delle navi, ma non solo, d'altra parte ci sono altri servizi da dare sia ai croceristi sia ai turisti, che sono i parcheggi, che sono i servizi igienici banalmente, che in città sono praticamente assenti, fatta eccezione per il Porto Antico".

Quindi secondo lei questa tassa potrebbe essere ben investita anche in attività di questo genere?

Deve essere investita, perché se il turismo deve essere sviluppato ci vogliono investimenti. Qualche suo collega dei comitati dice potrebbe ad esempio essere investita anche per nuove centraline che misurino i veri inquinanti, quelli prodotti dalle navi, quelli invisibili? Questo senz'altro, perché non bisogna misurare solo l'ossido di azoto".

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