Oggi a "Terrazza Incontra" in onda su Primocanale, si è discusso anche del futuro dell'aeroporto di Genova. Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, ha espresso chiaramente l'intenzione di entrare nell'azionariato dell'aeroporto per ottenere una quota di maggioranza e allo stesso tempo si è detto pronto a costituire una nuova società nel caso non riuscisse nel primo obiettivo.
Attualmente, la società che gestisce l'aeroporto vede come azionisti l'Autorità Portuale con il 60% delle quote e la Camera di Commercio con il 40%. Per consentire alla Regione di diventare socio, gli attuali azionisti dovrebbero valutare l'ipotesi di indire un bando pubblico che consenta l'ingresso di un nuovo soggetto. Tuttavia, resta aperta la discussione sulla necessità o meno di un bando nel caso in cui la vendita delle azioni avvenga tra enti pubblici.
Va inoltre ricordato che la concessione per la gestione dell'aeroporto di Genova è valida fino al 2029, dopo una proroga di due anni concessa a causa della pandemia, originariamente in scadenza nel 2027. Prima di quei dati, dovrà essere indetta una nuova gara pubblica per assegnare la gestione, nella quale potranno partecipare solo società che risponderanno a requisiti specifici, che saranno dettagliati nel bando.
Sempre in maniera molto netta, Bucci ha dichiarato che se gli attuali azionisti non dovessero procedere con la vendita delle azioni alla Regione, quest'ultima costituirà una nuova società, con l'obiettivo di partecipare alla gara per la concessione del 2029.
Al presidente Bucci è stato inoltre chiesto se accetterebbe la partecipazione del Comune di Genova. "Direi che il Comune è il benvenuto, se hai i soldi per entrare, dal momento che so che in Commissione oggi o domani leggono il bilancio 2024, dove il consolidato del Comune di Genova ha 140 milioni di utili". Questo mette in luce, in modo netto, il concetto di "pariteticità" tra Comune e Regione.

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IL COMMENTO
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