È fissato per il 29 settembre l’incontro tra il Comune di Genova e le aziende vincitrici dell’appalto per la realizzazione della funivia dei Forti, un progetto da 40 milioni di euro che dopo anni di stop e modifiche potrebbe finalmente entrare nella fase operativa.
Negli ultimi mesi sono già stati avviati lavori preliminari per circa 150.000 euro relativi ai sottoservizi. L’iter autorizzativo ha conosciuto un’accelerazione decisiva con l’approvazione della Commissione sicurezza del Mit arrivata a maggio e con il via libera di Anfisa, l’agenzia nazionale nata dopo il crollo del Ponte Morandi per garantire la sicurezza delle infrastrutture. Con queste autorizzazioni, il progetto risulta formalmente “cantierabile”.
Le aziende coinvolte
A realizzare l’opera saranno due società: Collini, incaricata della parte edile, e Doppermayer, leader mondiale negli impianti a fune e già costruttrice dello Skyway del Monte Bianco.
L’idea della funivia era stata approvata nel 2022 dall’allora ministro della Cultura Dario Franceschini, con l’obiettivo di valorizzare il sistema dei Forti di Genova e renderli più facilmente raggiungibili. Il progetto originario, inizialmente bocciato dalla Soprintendenza, era stato rivisto e successivamente promosso, ricevendo anche il via libera dalla Conferenza dei servizi.
La proposta della “mini funivia”
La giunta guidata dalla sindaca Silvia Salis e dall’assessore alla mobilità Massimo Ferrante si trova ora davanti a un bivio: da una parte la necessità di non perdere i fondi europei e di evitare pesanti penali (stimate attorno al 10% del valore complessivo, oltre al rischio di danno erariale), dall’altra la volontà di rispondere alle preoccupazioni dei residenti del Lagaccio, contrari al passaggio delle cabine sopra le proprie case.
Per questo, nell’incontro del 29 settembre, il Comune proporrà alle aziende una soluzione alternativa: una mini funivia con partenza dal capolinea in alto della cremagliera di Granarolo e arrivo diretto a Forte Begato.
Il progetto, nato per rilanciare l’accessibilità ai Forti e offrire un nuovo sistema di mobilità sostenibile e turistica, si trova quindi in una fase decisiva. Se da un lato la città potrebbe guadagnare un’infrastruttura innovativa e attrattiva, dall’altro pesano le incognite legate ai costi aggiuntivi delle modifiche, la volontà degli abitanti del Lagaccio, i tempi di realizzazione e alle eventuali conseguenze economiche in caso di rinuncia.
Il 29 settembre sarà dunque una data chiave per il futuro della funivia: un’opera già pronta a partire sulla carta, ma ancora in cerca di una rotta definitiva.
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