La maxi operazione 'Domino' che ha portato all'arresto di 9 persone, accusate di finanziamenti fino a 7 milioni in favore di Hamas, diventa un caso politico e scatena le reazioni dei rappresentanti di partito liguri.
Maxi operazione a Genova, arrestato Mohammad Hannoun con altri otto: finanziavano Hamas
“L’inchiesta raccontata dagli atti giudiziari è chiara: milioni di euro sono finiti ad Hamas, un’organizzazione terroristica riconosciuta come tale dall’Unione Europea. Questo è un fatto, non una lettura politica - scrive il viceministro al Mit e deputato della Lega Edoardo Rixi - "Di fronte a dati di questo tipo, ogni tentativo di minimizzare, giustificare o relativizzare le azioni di Hamas contribuisce a legittimare il terrorismo. Per questo le parole contano, soprattutto quando arrivano da chi ricopre ruoli internazionali e istituzionali. Figure come Francesca Albanese non parlano da semplici attivisti: l’ambiguità verso Hamas non è neutralità, ma una responsabilità politica e morale che incide sul dibattito pubblico. L’Italia continuerà a stare dalla parte della legalità, della lotta al terrorismo e della netta distinzione tra la difesa dei diritti umani e la giustificazione della violenza”.
Alle parole di Rixi seguono quelle della senatrice Stefania Pucciarelli, capogruppo in commissione Esteri-Difesa a Palazzo Madama: “Gli arresti odierni e il sequestro di milioni di euro ad associazioni italiane per finanziamento ad Hamas sono la conferma di quanto la Lega sostiene da sempre: c’è chi opera in favore dei terroristi anche nel nostro Paese. Tra gli indagati risulta anche Mohammad Hannoun, presidente dell’associazione palestinesi d’Italia già accusato di reati simili e soprattutto convinto sostenitore di Hamas e delle esecuzioni pubbliche. Mentre certa sinistra ha preferito tacere e voltarsi dall’altra parte, noi ribadiamo con forza la nostra richiesta: espulsioni immediate per questi soggetti che mettono in pericolo la sicurezza nel nostro Paese”
“Un plauso e complimenti al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, agli investigatori della Polizia e della Guardia di Finanza e agli inquirenti della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova, che hanno arrestato nove persone, tra cui il Pro Pal Mohamad Hannoun, abitante da anni nel capoluogo ligure e ritenuto a capo della cellula islamica, accusate di avere finanziato con oltre 7 milioni di euro l’organizzazione terroristica di Hamas. Soldi raccolti per beneficenza a favore della popolazione civile di Gaza, ma che in realtà, secondo le risultanze dell’indagine, servivano per finanziare Hamas. E’ la conferma di quanto la Lega sostiene da sempre: c’è chi opera in favore dei terroristi islamici nel nostro Paese. Questa è anche la dimostrazione che il movimento Pro Pal, spalleggiato dalle sinistre e dalla sindaca di Genova Silvia Salis, è stato infiltrato da presunti terroristi o da loro fiancheggiatori. In questo caso non si tratta soltanto di stare dalla parte dei violenti che danneggiano le città o attaccano le Forze dell’ordine durante le manifestazioni, ma di presunti rapporti internazionali con un’organizzazione di terroristi islamici, che hanno fatto una strage, sgozzato bambini e donne incinte, stuprato, ucciso e rapito delle persone innocenti la cui unica colpa era quella di essere ebrei. Auspichiamo che anche gli esponenti liguri delle sinistre e amici dei Pro Pal, a partire dalla sindaca Salis, squarcino il velo di ipocrisia e prendano pubblicamente le distanze dagli arrestati, incluso il loro amico ‘genovese’ Hannoun, invitato da loro perfino alla Camera dei Deputati, chiarendo una volta per tutte la loro posizione e la natura dei loro rapporti con certi personaggi. I predicatori di odio e violenza non possono agire impunemente nel nostro Paese” - Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali della Lega Sara Foscolo, Alessio Piana e Armando Biasi.
Scrive il senatore Gianni Berrino, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia: "Esprimo soddisfazione e faccio i complimenti alle forze dell’ordine e alla procura di Genova per le complicate indagini che hanno portato oggi all’importante operazione anti-terrorismo con misure di custodia cautelare per nove persone con l’accusa di far parte e di aver finanziato Hamas. Questa vicenda, fatta salva la presunzione d’innocenza, dovrebbe rappresentare per la sinistra un invito alla prudenza quando si organizzano convegni con esponenti della galassia pro-pal”.
"Italia Viva da tempo ha segnalato l'allarme con le diverse interrogazioni sugli intrecci italiani di Hamas, come dei Fratelli musulmani" - dice Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva al Senato "Complimenti alla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova - ha proseguito Paita - per la complessa indagine con cui è stato smantellato un pericoloso meccanismo di finanziamento dell'organizzazione terroristica Hamas dall'Italia. L'accurato e brillante lavoro compiuto dalla Direzione Antimafia, dalla Digos e dalla Guardia di Finanza - ha aggiunto Paita - ha consentito di individuare e interrompere un flusso di denaro che, dietro il paravento di alcune associazioni benefiche, sembrava alimentare gli orrori compiuti da Hamas contro il popolo israeliano. Sul tema voglio ricordare il prezioso contributo di Giulia Sorrentino e Tommaso Cerno, con il loro importante lavoro giornalistico".