Genova ha tirato un respiro di sollievo dopo i cinque giorni di protesta dei lavoratori ex Ilva, con uno spiraglio di apertura sulla lavorazione dello zincato nella storica fabbrica di Cornigliano. Nell'incontro romano il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha inoltre ribadito alle istituzioni liguri che non vi è alcun piano di chiusura e che il programma di manutenzione avviato a Taranto è orientato a ripristinare una capacità produttiva di 4 milioni di tonnellate. Una boccato d'ossigeno anche per i sindacati, a partire dalla Fiom Cgil, passando per Fim Cisl e Usb, a esclusione della Uilm che ha parlato di "fuffa e di soluzioni zero". Nel frattempo è in programma, prima del 25 dicembre, un nuovo tavolo di confronto a Palazzo Piacentini.
Prossimo incontro a Roma prima di Natale
"Il ministro ha previso almeno un incontro prima di Natale, ovviamente appena arriverà il risultato della gara, ma dipenderà anche da chi la vincerà, bisogna conoscere il business plan perché è quello che darà una vera visione di consapevolezza del futuro" ha commentato il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, nel day after del tavolo romano. L'accordo raggiunto per i prossimi tre mesi, con la lavorazione della zincatura spostata da Novi a Genova, rappresenta un periodo cuscinetto in vista del prossimo 28 febbraio. "Dopo il risultato della gara vedremo come andare avanti, noi non molliamo e parteciperemo a tutte le attività, perché il futuro dell'acciaio per l'Italia passa anche dal Nord e soprattutto da Cornigliano, è importante per tutta la nazione" ha ribadito Bucci.
Una Regione che vuole dare risposte
Dall'ex Ilva alla protesta di Ansaldo Energia sulle barre trasportate in Texas per la lavorazione, fino ad arrivare allo sciopero dei lavoratori Ikea: insomma, un'autunno/inverno caldo che vede al centro l'intervento, per quanto possibile, delle istituzioni, per una città che è sempre stata a carattere industriale. "Ci sono situazioni di crisi, come Ikea e vertenza Ansaldo Energia, ce ne sono abbastanza, alcune sono in senso positivo, altre con difficoltà contrattuali - spiega il presidente ligure Marco Bucci -. Ci sono problemi da gestire, perché è il nostro lavoro, dobbiamo sempre cercare di fare passi avanti. Io sono per le divisioni ma per le soluzioni che consentono di portare avanti la nostra regione".
La sollecitazione di Avs al presidente Ceraudo
Nel frattempo a Cornigliano il gruppo consiliare Avs del Medio Ponente ha scritto una lettere al presidente di municipio Fabio Ceraudo per ammonirlo sulla mancanza di attenzione verso i corniglianesi. "Sembra prevalere un falso paradigma che contrappone la difesa dei posti di lavoro alla tutela della salute e della qualità della vita nel quartiere. Noi respingiamo questa dicotomia - si legge nella di Alleanza Verdi e Sinistra -. Pur apprezzando la Sua presenza in prima linea al presidio, constatiamo l'assenza di un elemento simbolico ma fondamentale: la fascia istituzionale, quel distintivo che rappresenta la voce del Municipio e dell'intera comunità". Insomma, se da una parte si rivendica il lavoro, si chiede altresì che il diritto alla salute e alla qualità della vita non sia sacrificato sull'altare della sola occupazione. E infine la richiesta: "convocare un dibattito pubblico aperto che coinvolga tutte le componenti del territorio; promuovere una valutazione seria e indipendente degli impatti ambientali, sanitari e sulla qualità della vita, superando l'angolo visuale puramente occupazionale; garantire rappresentanza equa di tutte le componenti del quartiere nelle decisioni che riguardano il futuro di Cornigliano, assicurando che nessuno venga emarginato" chiosa la nota.