Nella notte un gruppo di più di 20 persone è entrato e ha devastato il liceo Scientifico Da Vinci di via Bartolomeo Arecco, a Castelletto occupato da circa 200 studenti. Gli aggressori, erano armati di spranghe e avrebbero inneggiato al Duce.
La prima ricostruzione
È successo qualche minuto dopo la mezzanotte. Secondo il racconto di diversi ragazzi presenti nell’Istituto durante l’assalto, il gruppo aveva sostato per circa mezz’ora nel parcheggio davanti all’entrata: a quel punto, armati di pezzi di ferro recuperati dal vicino cantiere edile, si è diviso. Una decina si è arrampicata sui ponteggi e sulle scale anti incendio, altri hanno sfondato l’ingresso, distruggendo la porta a vetri e i banchi che erano stati messi dagli studenti per barricare l’entrata. “Hanno urlato viva il Duce” raccontano, come viene poi dichiarato dal Collettivo Studenti Leonardo Da Vinci.
Diverse le telefonate al 112, ma secondo i ragazzi la polizia non sarebbe arrivata se non la mattina seguente. Su questo, il questore Silvia Burdese ha specificato che “si stanno valutando tempi e modi dell’intervento”.
La scuola risulta danneggiata con scritte sui muri (tra le quali una svastica e “Free sosa”) vetri spaccati e sedie rotte. Diverse aule sono state invase dalla schiuma degli estintori.
Le indagini: al centro le immagini di videosorveglianza cittadine
Sul posto sono intervenute le volanti della polizia, la Digos e la polizia scientifica, oltre che il dirigente scolastico e molti genitori spaventati. Indagini sono in corso per ricostruire l'accaduto e la sua matrice: per il momento non c'è alcuna pista più forte di un'altra, di conseguenza non si esclude nessuna ipotesi. Gli agenti hanno sequestrato i sistemi di videosorveglianza locali e cittadini mentre continua la repertazione di elementi utili a cura della Polizia Scientifica e la raccolta di informazioni da parte di testimoni. Tutti derta gli utili a definire l’esatta dinamica degli eventi ma soprattutto identificare gli autori degli stessi, “tutti giovanissimi, alcuni dei quali potrebbero essere minori” fa sapere la polizia.
Sentiti i primi testimoni - spiega la polizia - alcuni hanno descritto gli autori del blitz come ragazzi giovanissimi, 15-17 anni, descrivendoli come "Maranza".
L'ex presidente di Municipio Leoncini: "Matrice fascista"
"Un fatto di inaudita gravità, che richiede massima allerta democratica" scrive sui suoi social Simone Leoncini, ex presidente di Municipio che parla anche di attacco fascista. "La scuola dovrebbe essere un luogo sacro, fucina di cittadinanza. Chiediamo a tutte e tutti di tenersi pronti a partecipare e sostenere i ragazzi/e. Non possiamo lasciare impunita un’aggressione violenta contro studenti e contro la scuola come spazio libero di crescita, cultura e partecipazione. Questa è una chiara matrice criminale fascista. Chiediamo a tutti di tenersi pronti a partecipare e sostenere i ragazzi, non possiamo lasciare impunita un'aggressione".
Il ministro Valditara: “Viva preoccupazione”
"Esprimo viva preoccupazione per quanto accaduto al liceo Da Vinci di Genova” ha detto parlando con l’Ansa il ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara. “Mi auguro che i responsabili di questo grave atto di violenza, sembrerebbe di stampo neofascista, siano rapidamente identificati e condannati. La scuola non può essere mai un luogo di intimidazione: deve prevalere sempre un confronto libero, plurale, rispettoso e in nessun caso prevaricatore".
La sindaca Salis: "Una svastica sul muro di una scuola è uno schiaffo ai valori fondanti della nostra democrazia"
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