"È semplice dire che i soldi spesi per i consulenti potevano essere dati ai lavoratori, ma chi conosce le dinamiche di un’azienda pubblica sa che senza professionisti qualificati un risanamento è impossibile”, ha spiegato il presidente di Amt, Federico Berruti, rispondendo alle domande dei consiglieri di minoranza durante la commissione consiliare monotematica dedicata all’azienda di trasporto. “Abbiamo tre consulenze principali: Pwc per 140 mila euro, il professor Arato dello studio BonelliErede per 110 mila, e una terza per 80 mila euro. I costi sono alti, ma necessari. Anzi, credo che non siano ancora sufficienti per il percorso che ci attende".
Bilancio e ruoli
Berruti ha chiarito che “non c’è una confusione di numeri, ma di ruoli. La responsabilità dei documenti di bilancio è del Cda, che è cambiato. Contrapporre ciò che comunico io a ciò che comunica la dottoressa Gavuglio può essere interessante politicamente e culturalmente, ma è privo di senso dal punto di vista societario. Io non ho ancora agito su politiche di bilancio perché un bilancio non c’è ma è comunque il presidente che prende decisioni sui numeri”.
Sanzioni e crediti
Il presidente ha giudicato “assurdo” inserire 29 milioni di sanzioni in un anno in cui “se ne sono incassati solo 3 milioni e 300 mila”. Secondo i dati di Pwc, a pagina 19 del loro rapporto, “la media storica degli incassi è del 3,5%”, ha ricordato Berruti. “È questo il dato su cui basare le previsioni future: prudenziale, non svalutativo. Le somme non riscosse per il 96-97% non hanno requisiti di certezza tali da essere iscritte a bilancio”.
Piano industriale
Sul piano di risanamento, Berruti ha spiegato che Pwc e gli uffici di Città Metropolitana stanno completando il documento: “Il piano è pronto, ci prendiamo un paio di giorni per rileggerlo e poi lo porteremo prima in Cda e poi alle istituzioni”. Per riportare Amt in equilibrio nel 2026, serviranno circa 60 milioni di euro in più, “di cui 10 dalle tariffe e 50 dalla revisione dei contratti di servizio”. Il calcolo tiene conto, ha detto, anche della possibile rinuncia ai contributi ambientali, già valutata dai consulenti.
Rapporto con il Cda
“Se si vuole cambiare politica aziendale bisogna cambiare presidente: ha ragione il consigliere Gambino, l’ho detto anche io”, ha ammesso Berruti, ribadendo però che “il risultato dell’analisi di Pwc è corretto” e che intende portarlo in Cda e nel bilancio. Più volte nel corso di questa audizione il presidente Berruti ha parlato di una possibile interruzione del suo rapporto con Amt, non dicendosi nemmeno sicuro di essere lui ad approvare il bilancio (“Se sarò ancora qui, lo farò…”, ha detto in un passaggio).
Composizione negoziata
Infine, il presidente ha chiesto “aiuto non solo all’amministrazione ma anche all’azienda Amt”, perché “questa procedura deve essere blindata per portarla in porto senza crepe”.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook