Se il buongiorno si vede dal mattino, a Rapallo si preannuncia un autunno infuocato, tra maggioranza e opposizione all'interno del consiglio comunale. Durante l'estate il sindaco Elisabetta Ricci ha disposto una rimodulazione delle deleghe all'interno della giunta per provare a ottimizzare l'attività amministrativa e garantire una gestione più efficace dei settori strategici, come da lei specificato. Nella serata di ieri, mercoledì 20 agosto, è saltata la seduta a causa del mancato numero legale dei consiglieri in aula. Non si è fatta attendere la reazione della minoranza, che ha accusato la giunta di aver disertato l'incontro.
La posizione della minoranza
"L'aula era vuota. Sedie vuote, banchi vuoti, città tradita. Il sindaco assente. Gli assessori assenti, a eccezione di uno. I consiglieri di maggioranza assenti. Una fuga vergognosa, un disprezzo senza precedenti verso Rapallo - spiega il consigliere di opposizione Andrea Carannante -. Il consiglio comunale è il cuore della democrazia cittadina, il luogo dove si discute del futuro della città. Non è un optional, non è un passatempo: è un dovere. Noi consiglieri di minoranza non siamo pagati, eppure passiamo le notti a studiare pratiche, a prepararci, a prenderci responsabilità. Loro invece, che sono pagati con i soldi pubblici, hanno avuto il coraggio di voltare le spalle al consiglio e ai cittadini. Questo comportamento non è solo assenteismo. È incompetenza. È irresponsabilità. È mancanza totale di rispetto per Rapallo. Convocare un consiglio ha un costo: dipendenti comunali, Polizia Municipale, personale. Tutti lì a svolgere il loro lavoro, mentre chi governa era scappato".
L'accusa di una "fuga vergognosa"
Dal canto suo la sindaca di Rapallo Elisabetta Ricci ha ribadito che l'assenza non è stata né una "fuga vergognosa" né un atto di disprezzo verso la città, ma una scelta politica consapevole e legittima condivisa con tutta la maggioranza. Insomma, gli impegni personali e il periodo estivo hanno comportato questa assenza in consiglio comunale. "Chi parla oggi di 'sedie vuote' dovrebbe ricordarsi che Rapallo non dimentica neppure i consigli del 23 e del 24 luglio, quando la pratica del porto – un tema di ben altra rilevanza strategica per il futuro della città – ha visto l'assenza totale della minoranza. In quell'occasione si discuteva di una pratica complessa, con possibili ricadute economiche importanti: lì sì che serviva responsabilità istituzionale. In quel caso, l'opposizione, invece di presentarsi e argomentare concretamente le proprie idee, pur legittimamente diverse, ha preferito seguire da casa e alimentare polemiche sui social. Di conseguenza non è assolutamente vero, caro consigliere Carannante, che siete stati sempre presenti. Ma capiamo che la foga di scrivere sempre per primo può giocare brutti scherzi alla memoria, arrivando a contraddire persino se stessi" spiega dal canto suo la sindaca Elisabetta Ricci.
La sindaca Ricci rimanda le accuse al mittente
"È chiaro ormai a tutti che questa maggioranza non esiste più, che questa amministrazione non ha più né credibilità né dignità istituzionale. Un'amministrazione che non si presenta in consiglio comunale non è degna di governare. Rapallo merita serietà, non superficialità. Merita responsabilità, non fughe. Merita verità, non sedie vuote - ha aggiunto Carannante -. E allora diciamolo chiaramente: è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità e di dimettersi. Se questo non avverrà, noi metteremo in campo ogni strumento affinché ciò accada nel più breve tempo possibile, per il bene della città e di tutti i cittadini. Io c'ero, come sempre. Loro no. E Rapallo non dimenticherà". "Noi preferiamo lavorare, non fare teatrini; lo facciamo ogni giorno, con serietà e coerenza. La nostra maggioranza è compatta e consapevole delle proprie responsabilità. Quanto alle accuse di “incompetenza” e “mancanza di rispetto”, rispediamo tutto al mittente. La dignità istituzionale non si misura a colpi di post, di continue richieste di consiglio straordinario, di polemiche inutili e pretestuose, di strumentalizzazioni politiche, di continue richieste di dimissioni e paventati commissariamenti di cui, per quanto riguarda questo aspetto, alcuni di voi sono particolarmente esperti, visti i precedenti" ha aggiunto Elisabetta Ricci.