Dopo la "sbornia" elettorale di ieri, lunedì 26 maggio, con l'elezione di Silvia Salis, la neo sindaca di Genova ha dormito poche ore stanotte, ma si è fatta trovare pronta per la prima uscita pubblica, sfociata nella conferenza stampa mattutina. Li ha definiti tre mesi belli ed emozionanti, ma allo stesso tempo duri: così Silvia Salis ha tracciato il solco di una campagna elettorale che non ha risparmiato colpi (anche bassi). "La cosa più importante che abbiamo voluto fare è stata quella di stare tra le persone, tra la gente, nelle strade, in tutti i municipi, e capire quello che era il senso di abbandono che ha provato questa città - ha spiegato in conferenza stampa, dal suo point, Silvia Salis -. E sicuramente la nostra attenzione è quella di ritornare a dare forza ai municipi, ritornare a dare risposta al territorio è stato qualcosa che ha convinto fin da subito tutto il nostro elettorato e ne ha anche spostato".
"Abbiamo trovato la sintesi tra l'impegno per lo sviluppo e il senso di umanità del processo"
"Credo che siamo riusciti in una cosa importante, cioè trovare una sintesi tra il giusto e doveroso impegno nel portare avanti lo sviluppo, nel portare avanti le infrastrutture, ma dare un senso di umanità anche a questo processo - ha ribadito Silvia Salis -. Cioè lo sviluppo deve essere fatto nell'interesse della città e deve essere coordinato e armonizzato con la vita delle cittadine e dei cittadini. Questo è il messaggio che abbiamo voluto dare". L'attacco poi al centrodestra, che a detta di Salis sperava che si rompesse su determinati temi, sulla gestione di una coalizione allargata. "Speravano che non riuscissimo a coordinarci sul programma e sui municipi, devo dire che non ci sono state note stonate su nessun tema e questo la dice lunga sul fatto che trovare una coalizione forte e unita su un programma sia la soluzione ideale per poter non solo vincere le elezioni ma poi per governare".
E sugli attacchi personali durante la campagna elettorale
"Lo sport è un ambiente molto duro, estremamente competitivo e spesso anche difficile, difficile accettare i verdetti, difficile accettare che fai una gara e alla fine non è il risultato che vuoi, ma è un ambiente con delle regole, con il rispetto dell'avversario - prosegue la candidata del centrosinistra -. Chiunque non rispetti l'avversario è fortemente stigmatizzato, per cui in questo devo dire che ho fatto abbastanza fatica nel muovermi dall'ambiente sportivo alla politica perché ho trovato un ambiente senza regole, dove vale praticamente tutto, dove degli assessori della sesta città d'Italia si permettono di postare delle foto in costume da bagno della candidata progressista con un bambino di pochi mesi in braccio senza neanche oscurargli il volto, o di propagandare notizie false, infamanti, per poi cancellare i post e fare delle rettifiche. C'è un atteggiamento veramente grottesco e non degno di chi deve rappresentare le istituzioni".
La giunta? "Almeno due settimane"
Silvia Salis ha accettato l'incarico perché "c'era bisogno di figure che unissero". Un ruolo che, almeno al momento, non guarda al futuro lontano da Genova, come federatrice del centrosinistra, ma che si concentrerà per i prossimi cinque anni a Genova. "Ci saranno giorni complicati e temi difficili da risolvere, ringrazio la giunta che verrà, ci vorranno giorni, e non sarà facile, ma insieme faremo la squadra migliore - spiega Silvia Salis -. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la condizione dei nostri cittadini". La candidata del centrosinistra si è già messa al lavoro per i primi incontri, per formare la nuova giunta. I tempi? "Almeno due settimane", ha tagliato corto Silvia Salis. Insomma, l'idea di massima della neo sindaca è quella di creare una squadra forte e coesa, partitica e tecnica. A chi gli chiede se ha già idea di chi sarà il vicesindaco, Salis glissa, ma voci sempre più insistenti indicano l'ad di Ente Bacini Alessandro Terrile, esponente di spicco del Pd, candidato in pectore per quel ruolo.
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