porti e logistica

Questo renderà l’edizione numero 60 del Salone una delle più importanti della sua lunga storia
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Saverio Cecchi ce l’aveva come punto fondante del suo programma presidenziale: riunificare la nautica del nostro Paese sotto un’unica bandiera. Lamberto Tacoli aveva promesso un confronto concreto. E ci riusciranno. Le due associazioni (Ucina e Nautica Italiana, quest’ultima nata da una scissione avvenuta nel 2015) torneranno a fare squadra comune.  La data ultima per dare l’annuncio, cerchiata in rosso sul calendario, è il 31 dicembre: “L’obiettivo è completare questo percorso entro fine anno”, aveva detto Cecchi nelle scorse settimane a Primocanale, e gli ultimi passi danno la sensazione che la strada sia ormai tutta in discesa.

Risolto il tema della volontà politica, resta adesso da realizzare il disegno dei nuovi organi associativi, alcuni dei quali molto importanti sul piano tecnico. Ma i due presidenti, Saverio Cecchi e Lamberto Tacoli, e i loro rispettivi consigli di presidenza (quello di Ucina si è riunito lo scorso mercoledì) hanno tracciata una linea da cui nessuno tornerà indietro.

Per Genova la prospettiva è ottima da due distinti punti di vista: la nuova associazione resterà in città; il Salone Nautico, poi, continuerà a crescere anche con la rappresentanza delle importanti aziende che quattro anni fa decisero di dare vita al nuovo organismo.

Proprio il Nautico (altra grande vittoria di Ucina) ha ottenuto dalle istituzioni genovesi una concessione pluriennale, così da permettere al suo direttore commerciale di pianificare meglio la presenza degli espositori: questo passaggio unito alla ristrutturazione del fronte mare di Levante (che coinvolge Fiera e Porto Antico) renderanno l’edizione numero 60 del Salone una delle più importanti della sua lunga storia.