cronaca

Fine settimana di primavera
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La Liguria si prepara al primo weeekend della fase 2, spostamenti consentiti per andare a trovare i congiunti, compresi fidanzati e fidanzate, in tutta la regione, possibilità di fare attività motoria in tutta la provincia di residenza o domicilio.

Si può già immaginare che nel fine settimana in molti proveranno a riconquistare una semi libertà con passeggiate nei luoghi più caratteristici della città o delle province. Dopo due mesi di chiusure e spostamenti limitati al massimo la voglia di godersi la Liguria e l'aria aperta è tanta. Un assaggio di quello che ci sarà c'è stato già nello scorso fine settimana quando gli spostamenti erano consentiti però solo all'interno del comune di appartenenza o nel proprio municipio nel caso di Genova. Ora però le cose cambiano.

Ma la parola d'ordine in questi due giorni sarà ancora responsabilità e senso civico per rispetto proprio ma soprattutto nei confronti degli altri. "E' un weekend certamente particolare, la Liguria è ancora chiusa, va ricordato - spiega l'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone -. E' evidente che la circolazione aumenterà, i sindaci hanno la possibilità di individuare determinate zone dove vietare la transitabilità. Questa è la fase del buon senso. Più gente in giro non significa che si si debbano dimenticare le misure di i sicurezza che abbiamo imparato ad adottare in queste settimane".

Si prepara una due giorni di controlli, l'obiettivo numero uno è evitare assembramenti per non far correre il rischio di contagio. I dati da settimane ormai segnalano che gli ospedali respirano con numeri in costante calo. Forti a Genova, passeggiate sui lungomare e parchi saranno i luoghi sotto maggiore osservazione da parte di tutte le forze dell'ordine impegnate in questa fase. Molti potrebbero scendere anche in via precauzionale una passeggiata nell'entroterra proprio per evitare di trovarsi troppo vicini ad altre persone. A Genova controlli rafforzati. Stessa situazione nelle Riviere di Ponente e Levante. Gli spostamenti sono consentiti in ambito provinciale ma per andare a trovare un parente ci si può muovere liberamente da Ventimiglia a Sarzana.

Va decisamente peggio a chi abita nei luoghi di confine. Il paradosso della burocrazia fa sì ad esempio che da Sarzana si possa raggiungere un parente a Ventimiglia (268 km) ma non andare a trovare la compagna o fidanzata che abita a Carrara (20 km), storture di ordinanze e decreti tutti made in Italy. Niente 'foresti' in Liguria. I confini regionali ancora chiusi a causa del coronavirus impongo soprattutto a Lombardi e Piemontesi di restare nelle proprie regioni. Ci sarà tempo più avanti provare a tornare a una graduale normalità.

Per chi lavora fuori dalla propria città di residenza è arrivato il momento di tornare a casa e magari riabbracciare i propri cari, almeno metaforicamente parlando, e magari recuperare vestiti e altri oggetti utili, d'altronde prima del lockdown eravamo in inverno, oggi siamo in piena primavera. Niente dubbi sulla tempistica dei trasferimenti, come spiega l'assessore Giampedrone, già domenica sera si potrà fare rientro al proprio domicilio abituale con lo spostamento giustificato da motivi di lavoro anche se la ripresa effettiva avverrà solo l'indomani mattina. Sarà poi l'occasione per tanti anche di andare a trovare i propri cari al cimitero e portare un mazzo di fiori a maggior ragione per chi in queste settimane di emergenza ha perso un parente o amico senza potergli nemmeno dare l'ultimo saluto.

In molti, soprattutto chi lavora, aspetta il fine settimana per poter andare a fare un po' di attività motoria con passeggiate sportive o corsa. A Genova il sindaco Marco Bucci ha chiesto a tutti senso di responsabilità per evitare situazioni di rischio. L'invito del primo cittadino è di andare a correre in luoghi e orari idonei a non creare pericoli per se e per gli altri. Altro tema cruciale è quello delle mascherine, l'obbligo di tenerle addosso nei luoghi pubblici, nei mezzi di trasporto pubblico o ancora a Genova nei parchi e cimiteri. E' capitato spesso di trovare per terra le mascherine usate. L'invito di tutte le istituzioni è quello di buttarle possibilmente mettendole all'interno di un sacchetto visto la pericolosità delle stesse. La Regione Liguria sta preparando una misura ad hoc per sanzionare pesantemente chi verrà beccato a buttare la mascherina per terra. Anche qui un fatto di senso civico.