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Cronaca

Sessantaduenne di Rapallo lancia appello per avere un affitto a prezzi modici. Il comune: "Non abbiamo alloggi popolari vuoti"
1 minuto e 24 secondi di lettura

 

GENOVA -I nuovi poveri non li vedi perché per non perdere la dignità preferiscono non farsi vedere.
E' il caso di Annamaria Uselli, 62 anni, origini della Sardegna, ma da sempre residente a Rapallo. Lei dopo una vita a fare la cameriere negli alberghi, in Liguria e pure in Trentino, dopo avere alloggiato in una camera d'albergo, alla vigilia della stagione balneare si è ritrovata in strada perché l'albergatore preferisce affittare la sua camera ai turisti.
"Adesso vivo un ripostiglio concesso da alcuni operai nei pressi della stazione ferroviaria, un luogo angusto, senza servizi e ovviamente senza riscaldamento" racconta mostrando la sua "dimora".
Un posto inabitabile, quel ripostiglio, dove nessuna persona dovrebbe vivere, aggiungiamo noi che lo abbiamo visto.
Ma la donna non ha alternative: "Ho fatto presente la mia situazione al Comune, ma nessuno mi ha aiutato". Il comune di Rapallo ha confermato di conoscere le condizioni di precarietà della donna, che è già stata aiutata in passato, "ma in questo momento non abbiamo case popolari disponibili", aggiungendo che se "la donna troverà un affitto noi saremo disposti a darle un contributo mensile per pagarlo".



Intanto Annamaria rimane in strada, con il solo conforto del suo cane e del compagno, Fiorenzo Ghisolfi, anche lui con una vita difficile alle spalle, e anche lui con il solo reddito di cittadinanza, circa 500 euro al mese. "Io avevo un letto in casa di amici - racconta l'uomo - ma non c'era spazio anche per Annamaria, così ho lasciato quell'abitazione e ho seguito Anna in strada".

I due per andare avanti consumano i pasti delle mensa dei poveri. Annamaria aggiunge mesta: "Avevo tutto, ma dopo avere perso il lavoro, ho perso tutto"

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