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Cronaca

1 minuto e 53 secondi di lettura
di F. Ser

Tragedia questa mattina a Cairo Montenotte, dove un operaio di 39 anni è morto dopo essere precipitato dal tetto di un edificio dove stava lavorando.

E' accaduto nella frazione di Rocchetta: l'uomo, di origine albanese, sarebbe caduto da circa 6 metri d'altezza. 

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i soccorritori del 112 con la Croce Bianca di Dego e l'automedica: per il 39enne, tuttavia, non c'è stato nulla da fare. Troppo gravi le ferite riportate su tutto il corpo.

Sul posto anche una pattuglia dei Carabinieri e l’Uopsal, mentre era stato allertato l'elicottero Grifo dei vigili del fuoco.

La reazione dei sindacati

La Cgil si stringe attorno ai familiari del lavoratore deceduto oggi a Rocchetta di Cairo, in Val Bormida in provincia di Savona. Un artigiano di 39 anni ha perso la vita mentre stava lavorando. È l’ottavo omicidio sul lavoro dall’inizio del 2025 nella nostra provincia. Otto, una cifra che da sola racconta una strage che non accenna a fermarsi. La verità è semplice e drammatica: non si sta facendo abbastanza. Serve molto di più, subito. Più ispettori e più controlli sulla prevenzione, più risorse per la formazione e la sicurezza, una legge sugli appalti e subappalti che renda davvero responsabili le imprese affidatarie, senza scaricare rischi e obblighi sugli ultimi anelli della catena. Basta slogan, basta lacrime di circostanza, basta indignazione temporanea. Servono investimenti veri e immediati per fermare questa strage quotidiana. La sicurezza sul lavoro non è un costo: è un diritto. E lo Stato ha il dovere di garantirlo."

Cisl - "Siamo profondamente colpiti dall’ennesima tragedia avvenuta oggi a Cairo Montenotte. Alla famiglia del lavoratore deceduto va il nostro più sentito cordoglio. È inaccettabile che nel 2025 si continui a morire sul lavoro, spesso in contesti di ristrutturazione in cantieri in cui le attività non riescono ad essere monitorate, coordinate ed organizzate adeguatamente. Serve un impegno ancora più forte sulla sicurezza a partire dai controlli, dalla formazione obbligatoria e da una responsabilità condivisa tra tutte le parti coinvolte. Attendiamo gli esiti delle indagini, ma ribadiamo che la cultura della prevenzione non può essere intermittente: deve essere una priorità quotidiana. La tutela della vita e della dignità dei lavoratori è e resta il primo dovere di una comunità civile», spiegando il responsabile Cisl Savona Simone Pesce e il segretario generale Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria

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