Le fiamme, il denso fumo nero: si tratta di attimi importanti, in cui è necessario mantenere la calma ed essere lucidi. Ha sconvolto la Liguria la notizia della donna di 93 anni morta a causa del fumo inalato dopo che un incendio è divampato dal materasso su cui stava dormendo a Cogoleto. Con l'arrivo del freddo è bene conoscere i prodotti che si hanno in casa e i loro rischi. Non erano neanche le otto del mattino quando l'anziana si è svegliata di soprassalto e, presa dal panico, ha provato di uscire di casa senza riuscirci. Inutile l'intervento dei carabinieri che appena arrivati sul posto hanno trascinato la donna sul pianerottolo per iniziare la manovre di rianimazione. Per lei, non c'è stato nulla da fare.
Cogoleto, la stufa elettrica prende fuoco: anziana morta per intossicazione
A causare l'incendio sarebbe stata una stufetta
Secondo le prime indagini di vigili del fuoco e carabinieri a causare l'incendio sarebbe stata una stufetta elettrica che la donna teneva in camera da letto e con cui riscaldava la sua abitazione. "I rischi ci sono" spiega a Primocanale Gian Carlo Moreschi, funzionario dei vigili del fuoco. "Purtroppo quando si parla di stufette spesso si parla di quelle con la resistenza, che arrivano a temperature di 600, 700 gradi. Quelle con la serpentina che diventa rossa, per intenderci, prodotti datati che non sono più in vendita, fortunatamente, ma che in tanti hanno ancora a casa".
I rischi che una stufetta del genere può creare sono due: "Il primo è la possibilità che qualcosa possa andare a contatto con il prodotto, anche solo una tenda che a un certo punto svolazza - continua Moreschi -. La seconda è la temperatura che può arrivare anche a scaldare un oggetto così tanto da creare una auto accensione". Da anni le stufette in vendita raggiungono al massimo i 100 gradi, condizione che azzera praticamente ogni rischio di incendio. "È comunque possibile bruciarsi se si sta troppo vicino, ma non può sicuramente divampare un incendio".
Siamo veramente pronti in caso di incendio?
Siamo veramente pronti in caso di incendio? "Il problema è che tendiamo a sottostimare le possibilità di un incendio domestico. Pensiamo di essere in qualche modo pronti a rispondere alle sollecitazioni che dà ai nostri sensi un rogo, ma in realtà non è così. Pensate di notte: il sonno tende a diminuire la capacità ricettiva dei sensi, quindi è difficile che il rumore o la puzza di fumo riesca a svegliarci subito. Respirando i primi fumi di un incendio si passa a una fase di incoscienza sempre più spinta e il rischio diventa sempre più alto, nel giro di pochi minuti".
I consigli per essere pronti all'eventualità: rilevatori d'incendio e estintori
"Uno dei primi consigli è quello di tenere in casa un piccolo estintore. Non è l'estintore classico che sono presenti nei luoghi di lavoro, quelli da 6 chili. Si può acquistare un estintore da un chilo, che mi permette di intervenire molto rapidamente. È possibile avere in casa anche una coperta antifiamma, che invece è una coperta che deve essere sopra il principio di incendio e lo va a soffocare. La differenza fra i due è evidente: l'estintore ha bisogno di manutenzione mentre la coperta no. Il terzo elemento è invece un rilevatore di incendio: esistono in libera vendita per poche centinaia di euro e hanno un doppio vantaggio. Innanzitutto, l'allarme sonoro permette di svegliarsi anche quando ancora il fumo eventualmente non ha ridotto le capacità di senso. Il secondo vantaggio è che oggi si può anche collegare con il cellulare, così da ricevere un avviso nel caso in cui un incendio si stia sviluppando in casa mia mentre io sono fuori".