Tentato omicidio nella serata del 2 ottobre a Cornigliano dove un giovane è stato preso a coltellate alla schienda da un suo collega. L’aggressione è avvenuta in un autolavaggio della zona.
L’intervento della polizia
Intorno alle ore 20, le volanti della Questura di Genova sono intervenute in seguito a una segnalazione di aggressione. All’arrivo nell’autolavaggio, gli agenti hanno trovato la vittima, un giovane collega dell’aggressore, riversa a terra con una profonde ferite alla schiena. Accanto a lui, un grosso cutter, immediatamente sequestrato e repertato dalla Polizia Scientifica per le analisi forensi. I soccorsi del 118, prontamente allertati, hanno trasportato il ferito in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza. Le sue condizioni sono gravi, ma non è stato reso noto un bollettino medico aggiornato.
La dinamica dell’aggressione
Nel piazzale dell’autolavaggio, oltre alla vittima e all’aggressore, erano presenti alcuni testimoni che hanno fornito una prima ricostruzione dei fatti. I due giovani, entrambi dipendenti dell’attività, avrebbero avuto una discussione protrattasi per l’intera giornata, motivata da futili motivi. Al momento della chiusura, la lite è degenerata in un parcheggio adiacente al locale, culminando nell’accoltellamento per un paio di scarpe nascoste. L’aggressore, un 20enne egiziano, è stato fermato sul posto dagli agenti e condotto in Questura per l’interrogatorio. Non ha opposto resistenza al momento dell’arresto.
Le indagini e il trasferimento a Marassi
Le indagini, coordinate dalla Procura di Genova, sono in corso per chiarire i dettagli dell’episodio e verificare eventuali responsabilità accessorie. Gli inquirenti stanno raccogliendo le testimonianze dei presenti e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’autolavaggio e delle aree circostanti. Il cutter, principale elemento probatorio, è al vaglio della Polizia Scientifica per rilevare tracce biologiche e confermare il suo utilizzo nell’aggressione. Il 20enne è stato portato nel carcere di Marassi, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
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