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Cronaca

1 minuto e 15 secondi di lettura
di Redazione cronaca

Alcuni agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere della Spezia sono rimasti feriti nel tentativo di sedare una colluttazione tra due detenuti. Uno di loro è stato trasferito in ospedale per le cure del caso. La notizia è stata resa nota da Fabio Pagani, segretario della Uilpa Penitenziaria.
Contemporaneamente, un detenuto italiano rientrato da un permesso è stato trovato in possesso di alcuni grammi di droga. Sottoposto a controlli medici presso il Pronto soccorso, le radiografie hanno rivelato la presenza di ovuli di sostanza stupefacente all'interno del suo intestino.

Per la Uilpa il carcere è al collasso

Pagani ha colto l'occasione per denunciare la situazione critica della struttura: "Alla Spezia occorre un cambio di gestione immediato. Il carcere, appena ristrutturato e ampliato, ha accolto 70 detenuti in meno di un mese, superando di molto la capienza regolamentare di 151 posti. Attualmente si contano 190 detenuti affidati a 118 agenti, quando ne servirebbero almeno 140". Il segretario evidenzia inoltre che "le carceri non rispondono più al mandato previsto dall'ordinamento. Risse, violenze, stupri, traffici illeciti e suicidi - ben 60 tra detenuti e 3 tra operatori dall'inizio dell'anno - mettono in seria discussione i presupposti giuridici del loro mantenimento". Per Pagani, è urgente adottare misure per ridurre la densità detentiva, rafforzare gli organici della polizia penitenziaria, ristrutturare gli edifici, potenziare le tecnologie e le dotazioni, garantire assistenza sanitaria e psichiatrica, e avviare riforme strutturali del sistema penitenziario.

 

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