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Cronaca

4 minuti e 29 secondi di lettura
di a.pop.

Dopo le giornate di grande caldo che hanno interessato la Liguria da inizio agosto arriva un'ondata di maltempo che colpirà un po' tutto il Nord a partire da mercoledì. Le previsioni preannunciano pioggia, temporali con possibili grandinate e forti colpi di vento.

In questo periodo estivo sono ancora tante le persone in vacanza anche in Liguria che passano le loro giornate in spiaggia e, qualcuno, anche in montagna. E allora è fondamentale sapere come bisogna comportarsi in caso di un forte temporale. La protezione civile ha preparato un vademecum di quali sono le azioni da seguire in caso di forti temporali. 

I consigli base

I fulmini sono uno dei fenomeni più pericolosi. La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini si verifica all’aperto. I fulmini possono colpire ad alcuni chilometri di distanza dal centro del temporale. Se una persona è vittima di un fulmine, spiega la Protezione civile, ricorda che il suo corpo non resta elettricamente carico e quindi può essere soccorsa subito, senza alcun rischio.​ La prima cosa da fare in caso di temporale con fulmini è quella di raggiungere rapidamente un luogo chiuso e aspettare almeno 30 minuti dopo l'ultimo tuono, prima di riprendere le attività all’aperto. In mancanza di un edificio, cerca riparo all’interno dell’automobile con portiere e finestrini chiusi e con l’antenna della radio possibilmente abbassata.

I bersagli privilegiati dai fulmini sono quelli alti (alberi, pali, tralicci) o comunque sporgenti rispetto a un ambiente circostante più basso (anche una singola persona in un luogo ampio e piatto, come un prato o una spiaggia), e quelli di forma appuntita (ombrello, canna da pesca, ecc.).

Se sei costretto a restare all’aperto e non hai la possibilità di raggiungere rapidamente un riparo sicuro, allontanati dai punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi, e non cercarvi riparo, specie se sono isolati e più elevati rispetto alla vegetazione circostante. Cerca a tua volta di non costituire la presenza più alta del luogo che ti circonda.

Il metallo non attira i fulmini, non è quindi pericoloso indossare o tenere in mano piccoli oggetti metallici (orologio, chiavi, collane, orecchini, ecc.). Il metallo è però un buon conduttore di elettricità: è quindi importante restare lontani da oggetti metallici particolarmente estesi (reti o recinzioni, ringhiere, gradinate o spalti, funi o scale, ecc.). Se una struttura come queste viene colpita da un fulmine, il metallo può condurre la corrente alla persona che vi si trova a contatto o nelle immediate vicinanze. Per lo stesso motivo, è opportuno stare lontani dall’acqua (allontanandosi dalla riva del mare o di un lago) se nelle vicinanze si sta scatenando un temporale. 

Cosa fare se sei al mare

La protezione civile consiglia di evitare qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua: il fulmine, infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito. Quindi è consigliato uscire immediatamente dall’acqua e allontanarsi dalla riva, così come dal bordo di una piscina all’aperto; ricorda anche che barche, canoe e piroghe, anche se coperte, non proteggono in alcun modo dai fulmini.

Cerca rapidamente riparo all’interno di un edificio o, se non è possibile, in un’automobile, tenendo presente che in luoghi molto ampi e piatti, come le spiagge, si è maggiormente esposti.

Liberati di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.

Cosa fare se sei in campeggio

In questo di campeggio la Protezione spiega che durante il temporale, è bene ripararsi in una struttura in muratura, come i servizi del camping o, in mancanza di questi, all’interno dell’automobile. Non è invece indicato cercare riparo in roulotte o camper, a meno che non siano in lamiera metallica. Se invece sei in tenda e ti è impossibile ripararti altrove: evita di toccare le strutture metalliche e le pareti della tenda; evita il contatto con oggetti metallici collegati all’impianto elettrico (è comunque bene disalimentare le apparecchiature elettriche); isolati dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione.

Cosa fare se sei montagna

Se invece ci si trova in montagna la Protezione civile suggerisce di scendere immediatamente di quota, evitando la permanenza su percorsi particolarmente elevati, esposti o di forma appuntita, come creste o vette, tenendoti alla larga dai percorsi attrezzati con funi e scale metalliche e interrompi immediatamente eventuali ascensioni in parete. Raggiungi rapidamente un percorso a quote inferiori, camminando, se possibile, lungo avvallamenti del terreno (conche, valloni, fossati ma fai attenzione a eventuali inondazioni in caso di forti piogge).

Se sei insieme ad altre persone, non tenetevi per mano e camminate a una distanza di almeno 10 metri gli uni dagli altri.

Cerca riparo all’interno di una costruzione o, se raggiungibile in tempi brevi, in automobile. Ricoveri meno sicuri, ma utili in mancanza di alternative migliori, sono grotte, bivacchi o fienili, a patto di mantenersi distanti dalla soglia e dalle pareti.

Una volta raggiunto un riparo, ma anche se sei costretto a sostare all’aperto mantieni i piedi uniti, rendendo minimo il punto di contatto con il suolo, così da ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il tuo corpo. Per lo stesso motivo, evita di sederti o, peggio, sdraiarti per terra. Sempre con i piedi uniti, puoi assumere una posizione accovacciata, meglio se frapponendo tra te e il terreno un qualsiasi materiale isolante.

Anche in questo caso, resta il più possibile distante da altre persone che sono con te.

 

 

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