Un'altra morte annunciata, un'altra donna che muore per mano di un uomo violento. Ma in questo caso Tiziana Vinci, 54 anni, aveva fatto "tutto giusto": lo aveva lasciato, si era allontanata nonostante le difficoltà di una vita da madre single di sei figli, lo aveva denunciato più volte e così era partito il Codice Rosso, la legge volta a rafforzare la tutela delle vittime di violenza. Di conseguenza era anche scattato il divieto di avvicinamento e alla caviglia del suo ex era stato applicato il braccialetto elettronico, il dispositivo che avrebbe dovuto lanciare l'allarme se l’uomo le si fosse avvicinato troppo. Eppure, il “tutto giusto” non è bastato. La 54enne è morta in un lago di sangue sul pavimento della bella villa in cui lavorava come collaboratrice domestica, uccisa da tre coltellate, proprio da quell'uomo che per così tanto tempo aveva cercato di sfuggire.
Uccide l'ex moglie a coltellate e scappa, poi si costituisce. Aveva il braccialetto elettronico - Leggi qui
Il mancato allarme al centro delle indagini dei carabinieri
Sull'assassino, Umberto Efeso, 57 anni, il divieto di avvicinamento pendeva da giugno scorso e il dispositivo alla caviglia era arrivato un mese dopo, a metà luglio. E proprio il braccialetto era uno degli strumenti che le forze dell’ordine avevano messo in campo per proteggere Tiziana, che negli anni aveva più volte denunciato quell'uomo per stalking, minacce e violenze. In più, un mese dopo l'attivazione del braccialetto, il questore della Spezia aveva firmato un provvedimento con il quale ammoniva l'uomo a non avvicinarsi alla donna. Eppure il 57enne ha ignorato l’ammonimento e ha raggiunto a bordo della sua auto la lussuosa abitazione di via Genova, dove ha trovato Tiziana. La lite che ne è conseguita si è presto trasformata in violenza.
Indagini in corso per capire perché il braccialetto elettronico non ha funzionato
Il motivo del mancato allarme è al centro delle indagini dei carabinieri: gli stessi militari avevano già segnalato all'azienda che si occupa della manutenzione dei malfunzionamenti del braccialetto registrati negli ultimi dieci giorni.
Dopo aver ucciso Tiziana, Umberto è tornato in auto e si è allontanato, lasciando l'ex moglie morente. I carabinieri arrivati sul posto si sono subito messi alla ricerca dell'uomo, nel mentre hanno circoscritto l'area del delitto, sentito il testimone e soprattutto cercato l'arma del delitto, al momento non ancora localizzata. Dopo un'ora è arrivata la telefonata del maresciallo della caserma di Ceparana: "Umberto Efeso è qui". L'uomo si era costituito. In caserma è arrivato anche il magistrato di turno, è iniziato l'interrogatorio mentre il corpo della 54enne veniva composto nella sala mortuaria dell'ospedale Sant'Andrea della Spezia, in attesa dell'autopsia.
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