"Per me è stata la prima volta, ma basta informarsi per scoprire che la violenza verso dirigenti, professori e collaboratori scolastici non è qualcosa di nuovo. È un po' la tendenza della società, l'autorità non è più riconosciuta e viene sostituita dalla violenza". È ancora turbato Andrea Ravecca, il dirigente scolastico aggredito nel suo ufficio dalla mamma di uno studente a cui un professore aveva dato una nota. Il preside è stato prima aggredito verbalmente e poi fisicamente dalla donna, che ha più volte accusato la scuola di "avercela con suo figlio".
Genova, il figlio prende una nota: mamma aggredisce il preside - LEGGI QUI
Dopo una giornata al pronto soccorso, dove è stato trasportato in codice giallo per un trauma cranico e alla spalla con una prognosi di sette giorni, il dirigente dell'Istituto Bergese-Rosselli ha fatto denuncia. Tutto è iniziato con la nota disciplinare data da un professore al ragazzo di prima mattina. Lo studente ha subito chiamato la mamma, che nel giro di un'ora si è presentata nell'ufficio della dirigenza scolastica per firmare il permesso necessario a far uscire il ragazzo prima della fine dell'orario. La donna ha però iniziato a urlare contro lo staff che avrebbe poi minacciato. "Ha detto che avrebbe fatto una strage" racconta Ravecca a Primocanale. "Secondo lei la nota era solo una dimostrazione che la scuola ce l'ha con suo figlio".
Prima la donna ha minacciato lo staff, poi ha aggredito il dirigente
"Io ho spiegato che generalmente quando i professori danno una nota non è perché ce l'abbiano con qualcuno ma perché, solitamente, c'è un comportamento non conforme, ma non c'è stato nulla da fare". I toni sono diventati sempre più accesi, tanto che il preside ha deciso di chiamare il 112: "Insieme a lei inveiva anche il figlio - racconta Ravecca -. Quando ho telefonato alle forze dell'ordine la signora, continuando a inveire, ha deciso di incamminarsi verso l'uscita. Non prima però di alzare il dito medio. Quando le ho detto che non era il caso lei si è girata e mi ha dato un pugno, o forse uno schiaffo, comunque mi ha colpito e io sono caduto all'indietro sulle scale. Dietro di me c'erano alcuni miei collaboratori scolastici che ho fatto cadere a loro volta".
"Una situazione pesante per tutta la categoria"
"Non è la prima volta che qualcuno mi aggredisce verbalmente, ma non mi era mai successo nulla del genere. Di fronte a un intervento educativo come una nota, invece che riflettere la colpa è subito degli altri" continua il preside. "Questa aggressività non è meno dello scorso anno, quando la collega del Mazzini è stata recapitata una lettera con della polvere da sparo. Sono situazioni pesanti, per noi come categoria è abbastanza pesante perché si fa un lavoro che è già faticoso, in più ci si trova di fronte a minacce e, in alcuni casi, violenza. È la tendenza della società, l'autorità non è più riconosciuta e sostituita dalla violenza".
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook