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Cronaca

2 minuti e 27 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

Il segretario genovese della Fillea Cgil Fabiano Mura è indagato dalla Procura di Genova con l'accusa di simulazione di reato per "aver inventato" l'aggressione fascista di cui sarebbe stato vittima lo scorso 15 aprile da parte di due sconosciuti.

Lo ha ammesso davanti al sostituto procuratore Federico Manotti. Lo avrebbe fatto per motivi personali e di salute come riporta il suo avvocato Giacomo Longo che ha consegnato in procura un certificato di salute successivo, però, alla data dei fatti. Il sindacalista sarà riascoltato la settimana prossima. La Cgil di Genova e Liguria, insieme a Fillea, intanto hanno annunciato la sospensione del sindacalista e la revoca di ogni incarico, riservandosi azioni legali per tutelare l’organizzazione.

"Aggressione fascista", ma le telecamere smentiscono: polemiche politiche esplodono a Genova

Secondo la denuncia di Mura, l’aggressione sarebbe avvenuta la mattina, mentre affiggeva volantini pro-referendum sulla sua auto sindacale. Due individui, scesi da un’auto che lo seguiva, lo avrebbero insultato, compiuto il saluto romano e colpito al costato. Tuttavia, le indagini della procura, basate sull’analisi delle telecamere, hanno rivelato incongruenze: Mura non sarebbe uscito di casa alle 7.15, come dichiarato, ma alle 7.45, in compagnia di familiari. L’auto sindacale, inoltre, è rimasta parcheggiata tutta la notte, e non è stata trovata traccia dei volantini. Dopo le incongruenze emerse, definite dalla Cgil “fuoriuscite incontrollate”, Mura ha ritirato la denuncia.
Polemiche anche dalla politica: il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, definisce l’episodio “inaccettabile” e chiede alla candidata del centrosinistra Silvia Salis una presa di distanze, accusandola di non essersi informata tempestivamente.

Cgil sospende Mura e annuncia azioni legali: "Rispetto per le indagini, ma tuteliamo l’organizzazione”

Vista la situazione il sindacato della Cgil ha comunicato in una nota di aver proceduto con la sospensione di Mura e ha annunciato le misure di tutela dell'organizzazione. "Dagli sviluppi dell’indagine apparsi oggi sugli organi di stampa apprendiamo come i fatti legati all’aggressione al sindacalista Fillea non sarebbero confermati. Ove così fosse e come già dichiarato, se non siamo di fronte ad una escalation di violenza di qualsiasi natura non possiamo che tirare un respiro di sollievo: la Cgil purtroppo ha già pagato prezzi altissimi, anche in tempi recenti. Il doveroso rispetto della tempestiva e puntuale attività svolta dagli organi inquirenti, cui va espressa sincera gratitudine per il ruolo e l’impegno svolto nella ricerca di verità e giustizia, impone di attendere l’esito di quanto in corso. Nel contempo, a tutela dell’Organizzazione, saranno attivate le procedure interne di garanzia attraverso la sospensione dell'iscrizione alla Fillea e quindi la revoca del distacco sindacale e di ogni incarico connesso alla persona coinvolta nei fatti. Se le notizie apparse oggi saranno confermate dagli organismi inquirenti, la Cgil si riserva di tutelarsi nelle forme che valuterà più opportune e in tutti i modi possibili".

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