GENOVA-Un messaggio importante, come la violenza del cyberbullismo, tramite una canzone rap arrivata anche a Roma. È la storia di due studenti del liceo genovese Pertini che grazie a un progetto scolastico sono stati premiati partecipando a "Lex go" - Educare e formare alla legalità e ai valori della giustizia allo scopo di promuovere il pieno sviluppo della persona e i diritti di cittadinanza, un progetto frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e l’Associazione Nazionale Magistrati.
A Roma, presso la Suprema Corte di Cassazione, la Consulta delle Ragazze e dei Ragazzi dell'A.N.M. ha esaminato 266 opere pervenute agli istituti scolastici di tutta Italia basati sulle riflessioni sui temi della giustizia e della legalità. "La vita fragile fra online e offline", una canzone dedicata al cyberbullismo: "Sto seduto sul lastrico, non tocco più l‘iphone, in piedi sul palazzo, perché diverso dagli altri, insicurezze che mi mangiano per colpa di un compagno..." si sente all'inizio del testo.
"La canzone è nata in poco tempo. Per il testo ho provato a immedesimarmi in un ragazzo bullizzato, a pensare cosa provasse un ragazzo in quelle condizioni. Il lastrico è il punto di arrivo, la fine di un qualcosa, tutti i danni provocati dal bullismo ti portano li, alla fine, e non ce la fai più" racconta Stefano Macciò, studente del liceo Pertini di Genova e autore del pezzo insieme a Riccardo Picconi, anche lui studente della sezione musicale del Pertini e producer.
Lo stesso Riccardo ha raccontato di capire quello che si prova: "Il bullismo mi ha sempre colpito molto, da piccolo per un po' sono stato preso di mira. Non ai livelli di chi poi non ce la fa più, ma capisco".