Migliaia di commenti e likes per Pietro, il giovane genovese di soli 22 anni che si racconta nel video del giornalista di inchiesta Lorenzo D'Agostino, imbarcato insieme agli attivisti della Global Sumud Flotilla, l'operazione civile nata per rompere il blocco navale di Gaza e portare aiuti umanitari sulla Striscia. Nel video che nel giro di poche ore ha raggiunto le 100mila visualizzazioni il ragazzo si racconta: giovanissimo, si è licenziato qualche giorno prima di salpare con la più grande operazione civile vista fino a ora per "vivere il mare in maniera diversa.
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Pietro, marinaio, lavorava a bordo di lussuosi yacht
Pietro, marinaio, lavorava a bordo di lussuosi yacht. "Voglio cambiare il mio modo di vedere il mare, non solo più come un lavoro ma come un vero e proprio strumento di solidarietà" spiega Pietro al giornalista, "di sostegno a un popolo oppresso". Il giovane è partito da Barcellona, dopo una settimana di duro lavoro per riparare le vecchie imbarcazioni e renderle pronte alla traversata verso Gaza. Poco prima da Genova più di 50mila persone sono scese in piazza per mostrare solidarietà all'operazione, che ha fatto salpare da ponte Parodi più di 250 tonnellate di aiuti donati dai cittadini.
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Le imbarcazioni partite da Genova sono state sostenute da una città intera
Le quattro imbarcazioni partite domenica 31 agosto da ponte Parodi, con una quinta dalla Spezia, sono state accompagnate, sostenute, spinte da una città intera, che non è stata in silenzio ma anzi ha deciso di essere protagonista di quella che si annuncia come la più grande missione di solidarietà della storia, con più persone e più imbarcazioni di tutti i tentativi precedenti messi insieme. Da quando Israele ha imposto il blocco a Gaza nel 2007, si sono svolte più di 37 missioni marittime. Questa è la più numerosa, con partecipanti provenienti da 44 paesi.
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