Si alza la tensione in vista del tavolo di confronto di domani pomeriggio, venerdì 28 novembre, alle 15 a Roma, con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Al centro del dibattito il futuro dell'acciaio in Italia, con i fari puntati, per la Liguria e la sua politica, su Genova. A Palazzo Piacentini si ritroveranno i rappresentanti sindacali, Comune (con la sindaca Silvia Salis ndr), Regione (con il presidente Marco Bucci ndr) e il ministro Urso.
La rabbia del deputato dem
Sul piede di guerra però, il deputato del Partito Democratico Luca Pastorino, che da anni segue le vertenze dell'ex Ilva. "È inspiegabile e inaccettabile che il ministro Urso mi neghi la partecipazione al tavolo sul futuro di ex Ilva previsto per domani, venerdì 28 novembre, a Roma. Come è noto, in tutti i tavoli è consentita la procedura prevede la presenza dei parlamentari, che svolgono un ruolo sul territorio e che si occupano direttamente di questa e altre vertenze. Inoltre a settembre a Genova il ministro - giunto in pompa magna - aveva invece convocato tutte le parti, noi inclusi, annunciando in quella occasione il piano nazionale di decarbonizzazione oggi naufragato. Ho fatto richiesta ufficiale di partecipare già da una settimana e solo oggi, con una mail delle 15:03, a 24 ore dal tavolo ricevo la risposta peraltro negativa. Che il ministro spieghi perché sono e siamo esclusi nonostante questo tavolo rientri nei nostri compiti istituzionali" spiega il deputato ligure del Pd Luca Pastorino, dopo aver chiesto di partecipare al tavolo sul futuro di Acciaierie d'Italia al ministro Urso.