Dovevano essere già rintanati, pronti al letargo. Invece sono affamati, vulnerabili e in cerca di cure. Al Cras Enpa di Genova è un autunno fuori controllo: oltre 30 giovani ricci europei (Erinaceus europaeus) sono stati accolti nelle ultime settimane, con cucciolate nate addirittura a ottobre inoltrato. Un boom anomalo: negli anni passati, la media stagionale non superava i 10-12 esemplari. "Tra i nuovi arrivi c’è un cucciolo di appena 40 grammi, non ancora svezzato", raccontano i volontari del Centro recupero animali selvatici. Un peso critico: senza riserve di grasso, non sopravvivrebbe alle prime gelate.
Nati fuori tempo massimo
I ricci possono avere più cucciolate in una stagione, ma i piccoli tardivi non fanno in tempo a raggiungere i 600-700 grammi necessari per ibernarsi. Il risultato? Letargo a rischio, mortalità alle stelle. "Quest’anno la stagione riproduttiva si è allungata oltre ogni previsione – spiegano dal Cras –. È l’ennesimo segnale di squilibrio climatico".
Due percorsi di cura
Il team ha attivato un piano d’emergenza:
- Ricci svezzati ma deboli: resteranno nei recinti esterni, con cibo a volontà e ripari termici fino a primavera.
Cuccioli fragili (come il “nanetto” da 40 grammi): al caldo indoors, sotto monitoraggio 24 ore su 24
Costi alle stelle
Con l’inverno alle porte, i consumi dovrebbero calare. Invece raddoppiano: cibo, riscaldamento, personale. «Siamo in piena stagione di letargo, ma sembriamo a maggio», ironizzano i volontari.L’appello: "Aiutateci a sfamarli" Enpa Genova lancia un SOS:
"Ogni scatoletta, ogni pasto, ogni rifugio caldo fa la differenza".
Per sostenere i piccoli spinosi:
- Donazioni sul sito Enpa Genova.
- Cibo umido tramite la wishlist Amazon:
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