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Attualità

Patrimonio artistico e storico abbandonato da decenni: cittadini sempre meno presenti
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di Filippo Serio
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Tombe distrutte, lapidi divelte, infiltrazioni d'acqua, ampie buche nel terreno e ultimamente anche tracce di cinghiali tra i sepolcri.

Sono le condizioni di incuria e degrado che il cimitero della Castagna, sopra il quartiere di Sampierdarena, vive ancora oggi, cosa che rende meno piacevole la commemorazione dei defunti da parte dei familiari, anche nel giorno di Ognissanti.

I cimiteri gemelli

Se da una parte il cimitero degli Angeli vive una sorta di rinascimento grazie alle opere di riqualificazione, la parte storica del camposanto di Corso Martinetti risulta quasi completamente abbandonata a sé stessa.

Inaccessibile la maggior parte delle tombe delle famiglie storiche genovesi, intonaco che cade a pezzi, ferro arrugginito sulle ringhiere, statue in stato di mal conservazione o addirittura spaccate a metà. E da qualche mese, risulta inutilizzabile anche l'ascensore che collega i livelli del cimitero.

Visite sempre meno frequenti

Anche nel giorno dedicato ai defunti, negli ultimi anni le visite al cimitero della Castagna sono crollate. La causa è proprio lo stato di degrado e abbandono che vive la struttura, sempre meno attrattiva perché poco accessibile o meno attrattiva rispetto a un tempo. Anche le vendita di fiori e composizioni floreali da offrire ai propri defunti, hanno subito un forte calo.

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