La Riccitelli, l'azienda che ha in subappalto il servizio da Amt per quanto riguarda il trasporto pubblico di buona parte dell'entroterra come la Val Fontanabuona e Val Trebbia, ha iniziato a pagare gli stipendi ai suoi 42 lavoratori. In queste settimane il servizio ha subito diversi problemi con corse saltate o tagliate a metà con tutte le problematiche del caso. Nel mentre, visto la situazione, i vertici di Amt hanno diffidato l'azienda al fine di far riprendere il servizio di trasporto pubblico nelle zone servite in modo regolare.
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"Un sospiro di sollievo per i 42 lavoratori - spiega Andrea Gamba, segretario Filt Cgil Genova -. Questa situazione di ritardo nei pagamenti sta andando avanti da diversi mesi. Lo sciopero che avevamo previsto per il 30 ottobre è stato. Ora l'azienda dovrebbe riprendere con il servizio regolare". Nel frattempo però la Riccitelli avrebbe anche comunicato agli stessi lavoratori l'intenzione di voler uscire dal contratto siglato con Amt per l'esercizio del servizio.
Tutto il problema nasce dal fatto che la Riccitelli ha un credito di circa un milione e mezzo di euro nei confronti di Amt. La delicata situazione dell'azienda di trasporto pubblico di Genova e dell'area metropolitana non ha permesso di pagare nei tempi l'azienda che ha ottenuto il subappalto per il servizio extraurbano nelle vallate. A questo si sono aggiunti problemi interni.
In una riunione in prefettura i vertici Amt avevano garantito all'azienda che non ci sarebbe stato nessuno stralcio dei crediti accumulati da Riccitelli e che tutti i debiti di Amt verso la ditta in subappalto sarebbero stati soddisfatti a partire da novembre.
Ma nella lettera dove annuncia il pagamento degli stipendi ai lavoratori di fatto l'azienda ha fatto sapere anche l'intenzione di voler uscire dal contratto di subappalto del servizio iniziato dal primo gennaio del 2024.
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