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Attualità

1 minuto e 56 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Durante le allerte meteo ma non solo il ruolo ricoperto dalla centralina dell'Arpal è fondamentale nel misurare e registrare diversi parametri atmosferici. Nella settimana della protezione civile l'Arpal ha portato al centro di piazza De Ferrari una delle centraline per spiegare ai più curiosi come funziona e che dati rileva.

Mario Lecca, previsore meteorologo per Arpal spiega le caratteristiche della strumentazione. "Questa centralina nello specifico è importantissima per il nostro lavoro nella fase di monitoraggio perché misura numerosi parametri atmosferici utili a monitorare le condizioni metereologiche. La centralina è dotata di un sensore di temperature e umidità contenuto all'interno di una scatola. Appena accanto c'è un pluviometro che è in grado di misurare i millimetri di precipitazione. Poi c'è anche un anemometro sonico che misura velocità e direzione del vento. E poi c'è un radar che ha diverse funzioni: ad esempio può misurare i livelli idrometrici di fiumi e torrenti ma può funzionare anche da nivometro, cioè può misurare l'altezza della neve". 

Il tutto è alimentato da una centralina dotata di una batteria ma che nel suo pannello esteriore contiene anche un sistema per fornire energia direttamente dalla luce solare. "Abbiamo tantissime stazioni dislocate nel territorio, più di 250 molto spesso sono in luoghi impervi dove non è disponibile la corrente elettrica quindi la batteria e i pannelli fotovoltaici servono a garantire il funzionamento e mandare i dati in tempo reale ogni cinque minuti" spiega ancora Lecca. Tutte le centraline sono poi collegate in tempo reale a un sistema di monitoraggio a cui tutti possono accedere e che permette di mostrare i parametri misurati da tutte le centraline presenti in Liguria.

Poi ci sono altre tipologie di centraline come ad esempio quelle che misurano la qualità dell'aria. "Quelle sono dotate di sensori completamente diversi - rispetto a questa -, hanno dei filtri dove il particolato atmosferico viene intrappolato automaticamente in base a quanto quantitativo si deposita su questi filtri. Da lì poi si riesce a risalire alla concentrazione di particolato di diversi tipi: dal pm 10 al pm 2,5 che sono le polveri più sottili e dannose. inoltre è in grado di misurare anche la quantità di ozono, la Co2".

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