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Attualità

2 minuti e 41 secondi di lettura
di Matteo Angeli

Il futuro di Amt, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Genova e della Città Metropolitana, passa da un aumento di capitale stimato in 100 milioni di euro, al quale potrebbe partecipare anche la Regione Liguria.

Due sono i momenti cruciali per capire qualche cosa in piu’ sul futuro di AMT, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Genova e città’ metropolitana.

Intanto è stata fissata l’8 ottobre la commissione in Comune dove ci sarà di fatto il confronto tra Berruti e Piciocchi sull’analisi dei numeri di Amt. Speriamo si possa trasmetterla in diretta come avviene nelle commissioni parlamentari. Nel caso noi ci saremo pronti a mandarla in onda in tv e in streaming sul web.

Oggi, 25 settembre invece è invece prevista la riunione tecnica tra i consulenti Amt, il Direttore finanziario, il Vice Sindaco Terrile
e la PWC Societa’ di consulenza esterna, con obiettivo di gestire il piano di liquidita’ di Amt fino all’aumento di capitale che saqrebbe indispensabile e che ammonterebbe a circa 100 milioni di euro.

Pwc sta completando la due diligence contabile, che dovrebbe concludersi entro una settimana. Dai primi dati emerge una perdita di circa 55 milioni di euro. Le perdite che verrebbero scaricate nel 2024 per sanzioni non riscosse sarebbero di circa 10 milioni di euro.
Va chiarito che Amt ha un record negativo di incasso sanzioni: solo il 3% verrebbe recuperato. La perdita quindi dei 55 milioni previsti ha quindi diverse voci.

I costi sono strutturalmente più alti dei ricavi. Ma per mettere in quadro la societa’ e fare un aumento di capitale congruo che possa anche evitare di ricorre a breve ad un secondo, e necessario gia’ guardare anche i conti del 2025 e quindi la perdita che si genererà’ in questo esercizio che non sarebbero molto diversi dal 2024. Per tale ragione si va verso una proposta di aumento di capitale per ripianare le perdite e poter operare di ben 100 milioni di euro.

In Comune viene visto positivamente il possibile ingresso anche della Regione ad esempio tramite la Filse e questo sarebbe ulteriore conferma che la strada da percorrere e’ quella che ha proposto il Presidente Bucci a Primocanale: una unica azienda dei trasporti regionale.

Il quadro delle altre aziende liguri appare invece a macchia di leopardo: Imperia è in forte difficoltà e si avvia verso un concordato preventivo in continuità, mentre Savona e La Spezia risultano in sostanziale equilibrio.

Sino a quando non ci sarà l’aumento di capitale, si deve pensare ad un periodo anche difficile del trasporto pubblico perché la mancanza di liquidità’ blocca anche pagamenti di aziende esterne, mancanza quindi di approvvigionamento di ricambi per i mezzi, e l’impossibilita’ di assumere altri autisti. Quindi per un bel po’ di tempo bisogna aspettarsi un servizio pubblico con delle problematiche.
Metropolitana e ascensori sono gratuiti ed anche se volessero rimetterle a pagamento mancano i tornelli per far pagare il biglietto.

Questo forte aumento di capitale da 100 milioni si dovrà quindi fare entro fine anno ma, come sostenuto da noi in un articolo precedente, ad oggi il bilancio Amt non c’è’ e non ci sarà’ neppure a breve.

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