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Attualità

In aula senza cellulari, tutte le novità dell'anno scolastico 2025/26
2 minuti e 22 secondi di lettura
di Eva Perasso

Lunedì 15 settembre anche in Liguria suona la prima campanella: tutti a scuola, in ogni ordine e grado, dalla scuola dell'infanzia, alla primaria, alla secondaria di primo e secondo grado. Liguria tra le ultime regioni a cominciare le lezioni: se ad aprire l'anno sono stati l'8 settembre gli studenti della Provincia autonoma di Bolzano, gli ultimi saranno poi gli studenti di Puglia e Calabria, martedì 16 settembre.

La novità del Carnevale

Nella nostra regione sono coinvolti circa 160mila studenti, da ponente a levante, che affronteranno in tutto 206 giorni in aula. Le lezioni termineranno giovedì 11 giugno, con l'eccezione della scuola dell'infanzia, per cui la fine dell'attività sarà il 30 giugno. Il calendario 2025/26, oltre ai consueti periodi di sospensione per le festività natalizie e pasquali e a quelli relativi alle festività civili di primavera, introduce due giorni di festa a ridosso del Carnevale, il 16 e 17 febbraio 2026.

Il caro-libri

Pronti in aula dunque, dopo aver preparato il materiale di corredo scolastico e acquistato i libri di testo: la spesa media per ogni studente è tra i 1300 e i 1400 euro, una percentuale importante che riguarda in particolare chi inizia un nuovo ciclo scolastico. Da qui la battaglia delle associazioni dei consumatori per avere kit scolastici a prezzi calmierati.

Ritorno in classe in Liguria tra edifici senza certificati di sicurezza, precariato e prof di sostegno

Situazione sicurezza

Dalle analisi degli istituti scolastici e delle loro condizioni, emerge come in Liguria solo il 31,1% degli istituti possieda tutte le certificazioni in tema di sicurezza. Numeri molto lontani rispetto a quelli di altre regioni del Nord Italia. Oltre a questo c'è poi il più classico dei problemi che devono affrontare i docenti: il precariato. Una situazione che riguarda tutte le scuole, compreso quelle liguri, anche se si sta iniziando a registrare un'inversione di tendenza con una riduzione degli insegnanti precari.

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Nuove regole: cellulari, voto in condotta, maturità

Un ritorno in classe che deve fare i conti con le nuove regole: la più discussa è senz'altro quella che vieta l'uso dei cellulari in classe in tutti gli istituti di ogni ordine e grado: se già il divieto era attivo per il primo ciclo, ora lo diventa anche per le superiori. Cambiano anche le regole sul voto in condotta: chi riceverà un 5 dovrà ripetere l'anno; con il 6 il giudizio sarà sospeso con l'esame di riparazione a fine estate, materia: educazione civica. E il voto di comportamento inciderà anche sul giudizio finale della maturità. Proprio l'esame di fine quinta vedrà nuove modifiche: il colloquio orale diventa multidisciplinare e valuta così l'interessa del percorso e delle competenze acquisite, mentre non sarà possibile rifiutarsi di affrontare l'orale come è accaduto all'ultima maturità.

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