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Attualità

3 minuti e 31 secondi di lettura
di Andrea Popolano
Il ministro Urso al tavolo con le Istituzioni liguri

"Oggi Genova mi ha detto sì in modo unitario alla possibilità di un forno elettrico all'acciaeria ex Ilva di Cornigliano". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine di una serie di incontri alla prefettura di Genova con gli enti locali, i sindacati, le imprese e i comitati.

Il ministro è arrivato intorno alle 11: al suo arrivo, il corteo dei lavoratori Ex Ilva, partito da piazza De Ferrari, che ha percorso tutta via Roma sino a largo Lanfranco. Chiusa al traffico la via. Il 12 agosto scorso è stata firmata una bozza sull'intesa per la decarbonizzazione degli impianti dell'ex Ilva di Taranto. Tra le novità dell'accordo, messo nero su bianco, c'è anche l'opzione, per chi parteciperà al bando di gara per l'assegnazione degli impianti, per presentare una solo per gli impianti del Nord (Genova, Novi Ligure e Racconigi) da Taranto. Situazione che aprirebbe la strada al divorzio tra Genova e Taranto. Proprio a Genova si è acceso il dibattito sull'ipotesi spezzatino ma anche e soprattutto sulle conseguenze ambientali legate alla presenza di un forno elettrico a Cornigliano capace di produrre due milioni di tonnellate.

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Gli appuntamenti del ministro a Genova

Quella del ministro è stata una mattinata fitta di appuntamenti, che si sono svolti tutti nella sede della Prefettura, in largo Lanfranco. Dopo l'arrivo all'aeroporto di Genova intorno alle 10.35, è stato accompagnato in Prefettura: nei minuti del suo arrivo, davanti alla Prefettura è arrivato un corteo formato dai lavoratori Ex-Ilva di tutte sigle sindacali. Fim Cisl, Uilm, Fiom Cgil. Il titolare del dicastero è accolto dal prefetto Cinzia Torraco, dal presidente della Regione Marco Bucci e dalla sindaca Silvia Salis. Alle 11.30 il primo incontro tra Urso, Bucci, Salis, gli assessori regionali e comunali, i capigruppo del consiglio regionale e comunale, parlamentari ed europarlamentari. Successivamente, la triade Urso Bucci e Salis ha incontrato i sindacati e le categorie economiche, verso le 12.15 l'ultimo incontro ha visto la presenza di Urso Bucci e Salis con i comitati, con coloro che hanno accettato di sedersi al tavolo. Tra loro, diversi sono stati i rappresentanti di associazioni e comitati che invece hanno rifiutato di interfacciarsi con il ministro perché, spiegano, "significa aprire alla possibilità del forno elettrico, mentre per noi il no è categorico". 

Il corteo e lo striscione: "Lavoro e ambiente pulito"

È stato uno striscione rosso con scritto "Lavoro e ambiente pulito" ad aprire il corteo dei lavoratori delle acciaierie di Cornigliano che hanno sfilato in via Roma e hanno fatto un presidio davanti alla Prefettura di Genova, dove è in corso la visita del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. In piazza i rappresentanti di Fiom, Fim, Uilm e Usb che attendono l'incontro con la delegazione sindacale, previsto in tarda mattinata. In presidio con uno striscione anche i rappresentanti del comitato per il lavoro e per un sano sviluppo di Cornigliano, favorevoli al forno elettrico.

Il presidente Bucci: "È un si al forno elettrico, ma non incondizionato"

"Noi con l'aiuto della tecnologia possiamo fare uno sviluppo industriale a Genova che è quello che tutti hanno sempre chiesto" ha detto il presidente di Regione Liguria Marco Bucci prima di entrare in Prefettura. "Si incondizionati non esistono, è un si strutturato e ragionato: noi oggi siamo qui per discutere il business plan ma avremo delle condizioni, chiaramente, come investimenti per Genova e soprattutto per Cornigliano. A chi dice no voglio dire che è una grande occasione per noi e per i nostri figli, forse si pensa ancora al processo a caldo degli anni '70 ma non sarà più così. Sono il primo sostenitore della lotta che ci fu in quegli anni, ma non sarà la stessa cosa".

I sindacati: "La città è favorevole all'insediamento di nuovo piano industriale"

"Il messaggio che passa è quello di una città, sindacato, parti sociali e istituzioni, favorevole all'insediamento di nuovo piano industriale a Genova, favorevole a un forno elettrico a Genova". Così Stefano Bonazzi, della Fiom Cgil Genova. 

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