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Attualità

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di c.o

Come affrontare al meglio un’adozione? A rispondere a questa domanda è Marcello Ragone, consigliere e volontario del canile Monte Contessa di Genova, che in occasione della Giornata Mondiale del Cane rinnova il suo appello alla cittadinanza: scegliere sempre l’adozione consapevole, un percorso che richiede impegno, conoscenza e responsabilità. "Per noi – spiega Ragone – l’adozione consapevole rappresenta la priorità assoluta. Accogliamo le persone in canile per far vedere come curiamo i nostri ospiti, ma soprattutto per accompagnarle passo passo in un percorso di conoscenza. L’adozione non finisce con l’affidamento del cane, continuiamo a seguire gli adottanti anche dopo, per assicurarci che tutto proceda nel migliore dei modi".

I cani più abbandonati sono i pitbull

La struttura di Monte Contessa ospita attualmente circa 155 cani e 60 gatti e non solo si occupa di accudire questi animali, ma organizza anche iniziative pubbliche per coinvolgere e sensibilizzare sul tema. Il prossimo appuntamento è l’Open Day del 14 settembre, una giornata per venire a conoscere da vicino cani e personale, scoprire come funziona il canile.  Tra le razze con il maggior numero di abbandoni i pitbull e gli amstaff, così come i cani anziani che spesso faticano a trovare una nuova famiglia. "Quello che auspichiamo sempre è che, anche se spesso tutti desiderano un cucciolo, si comprenda che molti dei nostri ospiti trascorrono tutta la vita in canile. Un cane di dieci anni può ancora vivere molti anni e merita di trascorrere gli ultimi anni della sua vita in una famiglia".

Come funziona l'adozione

Il processo di adozione, ci spiega Ragone, è accurato e personalizzato. "Chi desidera adottare viene in canile, conosce i cani attraverso passeggiate e momenti di interazione, e può fare più tentativi di familiarizzazione, anche con prove in casa o in città. La durata varia a seconda dell’animale e della famiglia, ma noi siamo sempre accanto agli adottanti per garantire un abbinamento positivo e duraturo".

L'appello: "Venite in canile"

L’appello finale è un invito sincero a visitare il canile, a conoscerne gli ospiti dal vivo, perché – ricorda Ragone – "vedere un cane di persona fa scattare qualcosa di profondo e porta alla scelta più giusta, quella realmente consapevole". Per chi non può adottare, il canile offre altre modalità di supporto: dall’adozione a distanza alla donazione di materiali utili come asciugamani e coperte, fino al volontariato.

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