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MONEGLIA - Futuro incerto per il progetto legato all'ex Locanda Maggiore di Moneglia che lo scorso 13 maggio ha visto una parte del fabbricato, un tempo adibito ad hotel, crollare durante i lavori di ristrutturazione. Poi l'intero edificio è stato abbattuto per ragioni di sicurezza. Ora restano solo le macerie

Attualmente il cantiere su sui si trovano le macerie è sotto sequestro e si attende l'esito delle indagini da parte della magistratura. Tempi tecnici che lasciano un punto interrogativo sul futuro dell'area dove, secondo un progetto approvato a suo tempo, dovrebbero sorgere 21 appartamenti su 5 piani fuori terra con l'uso dell'edificio modificato da commerciale ad abitativo. 

Ma il comitato Centro Storico di Ponente Moneglia guidato dal presidente Maurizio Calabrò chiede al Comune che il progetto venga rivisto perché la palazzina che sorgerebbe sarebbe "di notevole impatto per l’ambito territoriale in cui si trova". L'area si trova infatti all'ingresso del paese, in un contesto di un borgo ligure con tutte le abitazioni circostanti più basse dell'edificio progettato".

Secondo il rendering l'edificio che sorgerebbe infatti avrebbe un aspetto moderno, diverso rispetto alle altre strutture presenti accanto. Inoltre lo stesso edificio sorgerebbe proprio accanto alla strada principale. "Per noi la priorità è rimuovere le macerie - spiega il sindaco Claudio Magro -. Il progetto è stato approvato dalla commissione locale del paesaggio e poi passato dalla Sovraintendenza. Effettivamente si parla di un edificio moderno ma comunque meglio di quello che c'era".  

Ma questo non è l'unico aspetto su cui il comitato punta. Prima del crollo infatti era in atto la ristrutturazione della struttura proprio per permettere la realizzazione delle abitazioni. Ora con la struttura demolita di fatto, secondo quanto spiega il presidente Calabrò, si dovrebbe procedere a una vera e propria ricostruzione dell'edificio. "A noi in prima battuta ci hanno detto che l'iter poteva proseguire ma faremo ulteriori approfondimenti" spiega il primo cittadino.

La legislazione italiana spiega che la ristrutturazione viene definita "come ogni intervento che dispone modificazioni esclusivamente interne dell’immobile". In caso di ristrutturazione quindi restano intatte le componenti essenziali dell’edificio, come i muri perimetrali, le strutture orizzontali, la copertura e la sagoma. Una una nuova costruzione invece si ha quando sussistono variazioni rispetto l'originaria dimensione del fabbricato, tanto da generare l’aumento delle volumetrie.

Il terzo elemento sollevato dal comitato (strettamente legato alla ricostruzione) è proprio quello dei volumi dell'edificio. In questo senso la legge 301 del 2002 ha ricompreso nella definizione di ristrutturazione anche "gli interventi consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica". Di conseguenza si ha una nuova costruzione quando si è in presenza di aumenti di dimensioni e volumi dell’edificio.

Il sindaco Magro in risposta al comitati è chiaro: "A noi da quanto risulta non è previsto alcun aumento di volumi ma approfondiremo con gli uffici tecnici. Abbiamo fiducia che la magistratura agisca in fretta. Noi saremo vigili sul fatto che tutto non avvenga in tempi biblici" precisa il sindaco.

LA STORIA DELL'EDIFICIO - Un privato ha acquistato l'albergo che si trova appena fuori dalle galleria di Moneglia, non avendo la possibilità di portare avanti la struttura ha chiesto e ottenuto dal Comune un cambio d'uso che è dunque passato da commerciale a residenziale. A quel punto una società genovese ha acquistato l'edificio e ha avviato il progetto di ristrutturazione. Poi a lavori in corso il crollo e la demolizione completa. 

 

 

 

GENOVA - La Prefettura di Genova smentisce la notizia circolata nelle ultime ore di nuovi possibili centri migranti all'interno di due scuole del ponente genovese.

Gli istituti in questione, uno in via San Bartolomeo del Fossato e l'altro in via Bologna, sarebbero potuti diventare gli alloggi temporanei per i nuovi profughi in arrivo in città.

Ma la Prefettura è chiara: "Dette notizie sono prive di fondamento, nella ricerca di luoghi provvisori per far fronte all’accresciuta necessità di accoglienza, non sono presi in considerazione edifici scolastici considerato l’imminente inizio dell’anno scolastico", si legge nella nota firmata dal Prefetto.

SANT'OLCESE - A Sant'Olcese si sono riaperte le finestre: dopo l'incendio alla storica azienda genovese di raccolta Benfante nella frazione di Manesseno che aveva generato molto fumo e problemi all'inquinamento dell'aria, la sindaca Sara Dante e il Comune avevano emesso un'ordinanza per invitare i cittadini a tenere porte e finestre chiuse per non respirare sostanze inquinanti.

"La giornata di domenica è stata molto complessa - spiega il comune in una nota -. La macchina comunale ha dovuto fare i conti con una situazione di emergenza inedita nel nostro Comune, che si è inserita in un contesto di allerta che stava impegnando volontari, amministratori e dipendenti. Nonostante la difficoltà, lo sforzo di comunicare tempestivamente l'evolversi dell'emergenza incendio a Manesseno c'è stato. Tuttavia le dinamiche attuali della comunicazione non sono a volte compatibili con i tempi di una rigorosa analisi dei dati, elemento essenziale per comunicare in maniera corretta e trasparente, soprattutto quando si tratta della salute dei cittadini".

"Come già ribadito più volte sui canali ufficiali dell'Ente, tutte le misurazioni dell'aria effettuate dagli enti preposti già dalle prime ore subito dopo l'incendio, e che proseguono tutt'ora, hanno rilevato infatti valori nella norma - dichiara l'ente -. Valori chiari e verificati che non lasciano minimo spazio a fantasticherie o dietrologie di sorta o, peggio, a strumentalizzazioni su cui il silenzio sarebbe la risposta migliore. Tuttavia dovrebbe essere chiaro e pacifico a tutti che i dati debbano essere elaborati, schematizzati, tabulati, ordinati correttamente e trasmessi dall'ente di riferimento, prima di essere resi pubblici. Questo iter necessita di tempi tecnici che chiunque, si auspica, dovrebbe comprendere, considerando, lo ribadiamo ancora, la doppia fase emergenziale che si stava attraversando nella giornata di ieri, e che non è ancora terminata. Il Sindaco Sara Dante era già completamente a conoscenza di queste informazioni fin da subito. Questo gli ha permesso di tranquillizzare immediatamente la cittadinanza e di ricevere un parere positivo da Asl, che non ha indicato provvedimenti da attuare sul tema della sicurezza e della salute pubblica. Questo è ciò che andava fatto ieri, ed è stato fatto. Oggi, ricevuta la comunicazione ufficiale, pubblichiamo i dati di ARPAL e quelli commissionati da Relife Recicling, in una forma che speriamo sia comprensibile a tutti".

Per l'inizio della scuola in Liguria sarà stato nominato il 90 per cento dei docenti mentre nella giornata di oggi si nomineranno gli ultimi dirigenti mancanti. La scuola ligure si prepara a tornare tra i banchi, il prossimo 14 settembre: restano ancora alcune cose da affinare, mentre in queste ore i ragazzi e le ragazze che devono recuperare un debito stanno affrontando gli esami di riparazione. A scattare la fotografia della situazione scolastica a oggi è il provveditore agli studi per Genova e Savona Alessandro Clavarino, a partire da quei dirigenti scolastici che non ci sono e che verranno "coperti" da dirigenti reggenti, ovvero chi già guida un altro istituto e aggiunge a questo una ulteriore responsabilità. 

"E' il giorno della nomina delle reggenze, l'ultimo atto dopo la nomina di 13 dirigenti scolastici nella nostra regione", commenta il provveditore a Primocanale. "Oggi se ne sistemano ancora un po' per arrivare a coprire tutte le scuole entro i primi di settembre. Ci sono molte disponibilità dunque grazie alla disponibilità dei dirigenti c'è la possibilità di coprire tute le scuole".

GENOVA - È in corso anche per la giornata di oggi l'avviso emesso dal Centro funzionale meteo-idrologico di Protezione civile che prevede burrasca forte di vento su tutto il capoluogo ligure. Sono previsti per le prossime ore venti settentrionali rafficati fino a burrasca forte su zone ABD, fino a burrasca su CE. Il moto ondoso in progressivo calo fino a mosso in serata, in mattinata ancora possibili mareggiate su zone BC

Nella notte si sono registrare raffiche lungo la costa fino a 94.7 km/h ad Arenzano Porto alle 3:40, sui rilievi 88.9 km/h alle 2 a Monte Pennello, in provincia di Genova.

Nella giornata di oggi è ancora in vigore il divieto di transito ai motocicli, mezzi telonati e furgonati sulla sopraelevata Aldo Moro, oltre alla chiusura di cimiteri e parchi.