"Cresce la mia indignazione per ciò che è accaduto ieri, davvero". A poche ore dalle polemiche e le contestazioni subite ieri sulla vertenza del teatro Carlo Felice, Marta Vincenzi, sindaco di Genova, non nasconde la sua amarezza. Rappresentanti nazionali dei sindacati, vertici della Fondazione e un portavoce del ministro Bondi ieri avrebbero dovuto decidere le soluzioni alternative alla cassa integrazione per i dipendenti del teatro. La riunione, però, è stata rimandata al 6 settembre per l'assenza proprio dei rappresentanti sindacali nazionali. "Le sigle che ieri non sono venute sono le stesse che ieri puntavano il dito contro gli amministratori - dichiara Marta Vincenzi - Io non propongo nulla, ma sarebbe significativo un referendum tra i lavoratori - prosegue - Vorrei sapere cosa pensano loro, non i sindacati. Non credo si identifichino tutti in chi gli sta dando informazioni sbagliate, no?". Per ora niente cassa integrazione in deroga per i 298 dipendenti del teatro. "Abbiamo tempo 15 giorni", conclude Vincenzi. Intanto, Nicola Lo Gerfo, del sindacato Fials è pronto a dare il via all'occupazione "pacifica", come l'ha definita lui, del teatro.
Cronaca
Carlo Felice, Vincenzi: "Opportuno un referendum tra i lavoratori"
58 secondi di lettura
Sponsorizzate
Lunedì 09 Giugno 2025
Enoteca Esselunga: oltre 2500 etichette esclusive
Ultime notizie
-
Il capitano di fregata Federico Mariani: "Una giornata fondamentale"
- L'Amerigo Vespucci a Genova, la storia della nave più bella del mondo
-
A Genova il Vespucci, le Frecce Tricolori e il Presidente Mattarella: la fotogallery
-
Festa della Marina, il Vespucci scortato naviga verso Genova
- Valbisagno, Passadore: "Bus veloce per collegare Struppa a Brignole"
-
Sole e caldo sulla Liguria: le previsioni di 3BMeteo per le prossime ore
IL COMMENTO
Bravo vescovo Savino! Il referendum come “custode della democrazia”
Nella Genova più "salata" caccia al centro dimagrito