Pur di recuperare l’appoggio di Rosario Monteleone, Mario Tullo avrebbe fatto marcia indietro rispetto alla sua idea, contraria al cosiddetto “ticket”, e lo avrebbe chiamato accanto a se come vice alla guida del partito democratico in Liguria. Ma lui, il segretario della Margherita, ha detto no. Ed è volato a Roma, a seguire la conferenza stampa di Lamberto Dini, che ha ufficializzato la sua posizione: “Non entro nel partito democratico”, ed ha presentato il manifesto dei Liberal Democratici. Dunque la Liguria ancora una volta ha anticipato i tempi di quanto è poi accaduto a livello nazionale. Ora bisogna capire cosa succederà in consiglio comunale, a Genova: il fronte di quelli che lasceranno l’Ulivo per seguire Monteleone, si allarga. Cinque consiglieri (Vassallo Vaccalebre, Lo Grasso, Fusco e Anzaloni) e due assessori (oltre a Striano potrebbe unirsi anche Tiezzi) hanno già fatto intendere che non aderiranno al Partito Democratico. Anche se per ora ribadiscono massimo impegno amministrativo. (Davide Lentini)
Politica
PARTITO DEMOCRATICO: AUMENTANO I "NO"
50 secondi di lettura
Ultime notizie
- Spacciava nel cortile di casa: arrestato un 53enne
- Bloccano gli antitaccheggio con un jammer e rubano 5mila euro in borse di lusso: denunciati
- Due incidenti in pochi minuti sulla provinciale ad Albenga, un giovane ferito gravemente
- A Viaggio in Liguria tour tra palazzi, castelli e musei
- Intelligenza artificiale nell’economia del mare, Ferrando: "Strumento di crescita per Genova"
- Gaza, anche Salis da Francesca Albanese. La relatrice dell'Onu ai Luzzati: "Dai portuali genovesi un'onda lunga"
IL COMMENTO
Flotilla, piazze, interessi nascosti, contraddizioni: il flop della politica
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila