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Un provvedimento che vale nel complesso 700mila euro
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Una detrazione secca di 28 euro sull'addizionale regionale Irpef a partire dal prossimo anno per le famiglie con reddito Isee fino a 15mila euro e con almeno due figli. È l'emendamento di giunta inserito all'ultimo momento nella manovra di bilancio dal consiglio regionale della Liguria, frutto di un protocollo di intesa siglato dal governatore Giovanni Toti e dai tre segretari dei sindacati confederali, Federico Vesigna, Luca Maestripieri e Mario Ghini.

Un provvedimento che vale nel complesso 700mila euro e coinvolgerà una platea di 25mila famiglie. "È il primo mattoncino di un percorso condiviso sulla necessità di alleggerire la pressione fiscale sui redditi medio bassi dopo l'approvazione di questa manovra, ci impegniamo ad aprire un confronto con i sindacati per studiare altre misure di alleggerimento fiscale a favore delle fasce piu' deboli della popolazione ligure, puntando anche alla rimodulazione delle aliquote", spiega il governatore Toti.

Nel protocollo, Regione e sindacati si impegnano anche a individuare forme di collaborazione per implementare la lotta all'evasione e all'elusione tributaria per recuperare risorse preziose da destinare a politiche a favore delle famiglie meno abbienti. "Per la prima volta oltre agli sgravi fiscali sull'Irap per le imprese portati avanti negli ultimi quattro anni, interveniamo sull'Irpef con un segnale netto: inizia un percorso che speriamo possa portare, in futuro", sottolinea Toti.

Soddisfatti i sindacati. "È una prima misura che non esaurisce il ragionamento ma segna l'avvio di un percorso che punta a rimodulare le addizionali Irpef e a estendere i vantaggi fiscali anche alle famiglie con redditi superiori ai 15mila euro c'e' bisogno di sostenere i consumi e rilanciare gli investimenti, intervenendo non solo sull'Irpef ma dando risorse a chi vuole investire nelle aree di crisi non complessa", commenta il segretario generale della Cgil Liguria, Federico Vesigna.

Luca Maestripieri, segretario regionale Cisl, sottolinea che "l'intervento regionale è un segnale importante ma per incidere sulla vita delle persone si deve compiere una riforma complessiva a livello nazionale per un'inversione di tendenza di un fisco che non e' amico redditi bassi, delle famiglie e neanche dell'economia". Per, Mario Ghini, segretario Uil Liguria, questo provvedimento "è un segnale positivo che chiude un 2019 pieno di grosse difficoltà. È un primo passo di novità, che abbassa le tasse in controtendenza rispetto a quello che sta succedendo a livello nazionale e ridà speranza alla natalità, all'occupazione e alla stabilità della nostra regione".