Superare le divisioni, gli egoismi, i personalismi e le correnti per non consegnare Genova alle forze populiste, trumpiste e lepeniste. È l'appello che giunge dall'associazione 'Le Radici e Le Ali', che al suo interno annovera nomi storici della sinistra genovese tra cui Enrico Baiardo, Carlotta Gualco, Giuseppe Pericu, Carlo Rognoni e Roberto Speciale. "Non vogliamo che a Genova, dopo Doria, sia eletto un sindaco che rappresenti le forze antisistema, di destra. Non vogliamo che vincano la rabbia e l'incompetenza, sarebbe un danno per tutti - si legge in una nota - la città ha invece tutte le caratteristiche storiche e culturali per poter aspirare a diventare una capitale europea dell'accoglienza".
"Chi ha a cuore il futuro di Genova città aperta - continua - non può arrendersi o accontentarsi di una gestione vecchia, stanca, ripetitiva dei propri partiti di riferimento. Non basta che ci si accontenti di criticare gli altri". L'invito è quello a "non ascoltare le sirene della divisione che sembrano aver incantato e stordito la politica romana".
Un appello, dunque, a trovare un candidato che garantisca rappresentanza unitaria al centrosinistra. "Convinciamoci che si può vincere solo se si mettono da parte gli egoismi di partito, le logiche di correnti, i personalismi. Prevale un'immagine frantumata. E allora tocca alla politica rimettersi in gioco".
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