Si ha quasi timore a passare sotto o porticati ammuffiti "e state attenti perché ne ho visti pezzi, cadere sopra la gente" racconta una ragazza che accompagna una anziana parente. A terra è tutto annerito dall'umiidità. Qui dopo l'alluvione del novembre del 2014 crollò un muro e alcune ossa finirono nel fiume.
Ci sono ancora grate, ovunque, e qualcuno proprio lì ha appeso i fiori, forse perché alla tomba non ci può arrivare perché è pericoloso. E transennato. Una signora, tra le poche che incontriamo in una giornata grigia, piovosa e ventosa, si è armata di rastrello e zappetta "perché se no va tutto in malora".
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie