La nota ufficiale diffusa dal termine del Cda, riporta anche una notizia che dovrebbe risultare confortante per il mercato: la Bce, dopo l'incontro a Francoforte con il presidente Giuseppe Tesauro e con l'amministratore delegato Guido Bastianini, ha infatti concesso a Carige trenta giorni di proroga per la presentazione di un nuovo piano industriale e del piano a medio termine.
La nuova scadenza è fissata al 30 giugno, mentre entro il precedente limite del 31 maggio verranno recapitate alla Banca centrale europea le linee guida del piano industriale e del piano a medio termine, sulla base delle quali saranno stilati i documenti di dettaglio, e un aggiornamento del Funding Plan già presentato lo scorso 31 marzo.
Tornando ai conti trimestrali del periodo gennaio-marzo, accanto a situazioni positive come una posizione patrimoniale che vede il commento equity tier al 12,3% è una copertura dei crediti deteriorati al 60,7% registra alcune criticità quali, in particolare, la raccolta diretta e indiretta e gli impieghi, tutte voci in diminuzione. Un risultato comunque non peggiore di gran parte del comparto bancario italiano e che di per se' non giustificherebbe il susseguirsi di vistosi cali del titolo.
Secondo alcuni osservatori, Carige continua a scontare da una parte l'attenzione della speculazione e, dall'altra, una serie di movimenti che possono essere riconducibili alle mosse attese per i prossimi mesi, quando la banca ligure dovrà aprire in modo più deciso il dossier relativo a una possibile fusione.
Sullo sfondo rimane sempre il fondo Apollo, la cui offerta per rilevare i crediti deteriorati e acquisire il controllo della banca è stata respinta, ma senza chiudere alla possibilità di un negoziato. In più ci sono le opzioni che il nuovo management e lo stesso principale azionista, il gruppo Malacalza, potrebbero portare all'esame del Cda dopo,aver scandagliato le diverse opportunità che il mercato offrirà in direzione di un consolidamento dell'intero sistema bancario italiano.