La tesi del Gip era che i due avrebbero ucciso Macciò volontariamente, colpendolo con un colpo di fucile mentre si trovavano nella casa di campagna di uno dei due. Per il riesame invece l’ipotesi dell’omicidio premeditato non è dimostrata dalle prove in mano agli inquirenti, e per questo ha ordinato la scarcerazione dei due.
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Secondo il tribunale del riesame mancherebbero le prove della loro colpevolezza: per questo i giudici hanno ordinato la scarcerazione di Claudio Scardino e Alessio Tognini, i due amici di Andrea Macciò arrestati lo scorso 31 marzo con l’accusa di omicidio volontario.
La tesi del Gip era che i due avrebbero ucciso Macciò volontariamente, colpendolo con un colpo di fucile mentre si trovavano nella casa di campagna di uno dei due. Per il riesame invece l’ipotesi dell’omicidio premeditato non è dimostrata dalle prove in mano agli inquirenti, e per questo ha ordinato la scarcerazione dei due.
cronaca
Ucciso dagli amici, il riesame scarcera gli imputati
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La tesi del Gip era che i due avrebbero ucciso Macciò volontariamente, colpendolo con un colpo di fucile mentre si trovavano nella casa di campagna di uno dei due. Per il riesame invece l’ipotesi dell’omicidio premeditato non è dimostrata dalle prove in mano agli inquirenti, e per questo ha ordinato la scarcerazione dei due.