
"La Costa Concordia - prosegue - era in collegamento prima durante e dopo il disastro che é costato la vita a 32 persone, sia con la società armatrice che con le autorità italiane, che già in passato avevano tollerato gli "inchini" all'Isola del Giglio. Una procedura rischiosa che pure ben conosciuta é stata permessa dalle autorità, sollevando dubbi sia sull'effettivo rispetto dei diritti dell'equipaggio e dei passeggeri, sia sulla mancanza di controlli per la sicurezza".
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?