
Il collegio ha proposto tre domande precise ai periti: quanto incise nel naufragio della Costa Concordia l'errore del timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin nell'esecuzione dell'ordine di Schettino vicino al Giglio; quanto incise l'avaria ai generatori di emergenza sugli altri apparati della nave (timoni, ecc.); come funzionarono le pompe di emergenza e le porte stagne. Il presidente Giovanni Puliatti ha specificato che non si tratta di ripercorrere l'intero incidente probatorio ma di avviare la discussione in aula tra le parti su questi punti.
IL COMMENTO
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