Con la conclusione dell'incidente probatorio sulla nave Costa Concordia naufragata al Giglio il 13 gennaio scorso diventa prova, per il futuro processo che si terrà sul disastro navale, la maxiperizia realizzata dagli esperti incaricati dal giudice per le indagini preliminari, Valeria Montesarchio. Diventano prove del processo futuro anche gli atti presentati dalle parti durante i cinque giorni di udienza a Grosseto e accolti dal Gip nell'incidente probatorio.
Concluso l'incidente probatorio, le indagini della Procura di Grosseto proseguono finché gli inquirenti decideranno di concluderle, dopodiché saranno fatte le richieste di rinvio a giudizio. Nei prossimi tempi, secondo quanto si apprende, gli inquirenti interrogheranno di nuovo tutti gli indagati andando a completare l'inchiesta.
Cronaca
Costa Concordia, la maxiperizia ora è prova contro Schettino
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